21-12-11, 07:50 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-12-11, 08:07 PM da olds67.)
EDIT MOPAR
25 anni fa o forse pi? un mio amico mi disse di un cappannoncino dalle parti di via Rembrandt, a Milano, che era pieno di auto americane. Mi precipito l?, e trovo un ammasso incredibile di rottami, macchine , motori, pezzi vari. Sembrava un demolitore al coperto. Il proprietario, Adriano, ? un personaggio simpatico , sulla cinquantina, che fa il meccanico, e che mi dice che le macchine le rimetter? a posto in breve. Dopo un paio di anni, viene sfrattato e si trasferisce con la sua roba nei pressi di via Novara, in un campo che il comune adibisce ad orto, ma che lui adibisce ad officina. Le macchine vengono spostate l?, e comincia il delirio. Sono talmente vicine che non si riesce neanche ad aprire le porte. Lui rimette a posto qualche auto di clienti, ma spesso muoiono l?, e rimangono sul ciglio della strada. Fra le auto parcheggiate in attesa di un improbabile restauro, una Chrysler 4 porte del 55, due Impala 4 porte del 60, una Dart anni 70 ex ippodromo, diverse Fiat 130, ed altre auto di poco conto. In teoria, il restauro della mia Camaro lo avrebbe dovuto fare lui, ma il pensiero di lasciare l? la macchina non mi faceva dormire di notte, e cos? la portai a casa.
In cambio gli diedi la Ford A in oggetto, una berlina tagliata e trasformata in pick up nel dopoguerra, con ponte posteriore Packard e freni anteriori modificati. Un rottame anche allora, che io volevo trasformare in hot rod, e ancora pi? rottame oggi, dopo 25 anni all'acqua sul tetto di un cassone. Ai tempi era sposato, ma poi l'alcool (per scaldarsi al freddo ...) e la testa sballata fecefro si che moglie e figlio se ne andassero.
Io andavo abbastanza spesso da Adriano, era molto simpatico e di auto ne capiva...ma poi le mie visite si diradarono. Da qualche anno non ero pi? andato, ed il mio pensiero oggi ? tornato a lui dopo la telefonata di Marcello. Mi si ? stretto il cuore al pensiero della sua scomparsa, e della fine delle auto, tutte arrivate l? in moto, in buone condizioni e lasciate morire.
Della Chevrolet non ne sapevo niente, facile l'avesse ritirata gi? in queste condizioni.
[url="http://imageshack.us/photo/my-images/11/img2874uh.jpg/"][/url]
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Adriano mi dispiace tanto che non hai potuto finire il tuo lavoro!
[url="http://imageshack.us/photo/my-images/39/img2873.jpg/"][/url]
c? la targa Pavia in nera di metallo
25 anni fa o forse pi? un mio amico mi disse di un cappannoncino dalle parti di via Rembrandt, a Milano, che era pieno di auto americane. Mi precipito l?, e trovo un ammasso incredibile di rottami, macchine , motori, pezzi vari. Sembrava un demolitore al coperto. Il proprietario, Adriano, ? un personaggio simpatico , sulla cinquantina, che fa il meccanico, e che mi dice che le macchine le rimetter? a posto in breve. Dopo un paio di anni, viene sfrattato e si trasferisce con la sua roba nei pressi di via Novara, in un campo che il comune adibisce ad orto, ma che lui adibisce ad officina. Le macchine vengono spostate l?, e comincia il delirio. Sono talmente vicine che non si riesce neanche ad aprire le porte. Lui rimette a posto qualche auto di clienti, ma spesso muoiono l?, e rimangono sul ciglio della strada. Fra le auto parcheggiate in attesa di un improbabile restauro, una Chrysler 4 porte del 55, due Impala 4 porte del 60, una Dart anni 70 ex ippodromo, diverse Fiat 130, ed altre auto di poco conto. In teoria, il restauro della mia Camaro lo avrebbe dovuto fare lui, ma il pensiero di lasciare l? la macchina non mi faceva dormire di notte, e cos? la portai a casa.
In cambio gli diedi la Ford A in oggetto, una berlina tagliata e trasformata in pick up nel dopoguerra, con ponte posteriore Packard e freni anteriori modificati. Un rottame anche allora, che io volevo trasformare in hot rod, e ancora pi? rottame oggi, dopo 25 anni all'acqua sul tetto di un cassone. Ai tempi era sposato, ma poi l'alcool (per scaldarsi al freddo ...) e la testa sballata fecefro si che moglie e figlio se ne andassero.
Io andavo abbastanza spesso da Adriano, era molto simpatico e di auto ne capiva...ma poi le mie visite si diradarono. Da qualche anno non ero pi? andato, ed il mio pensiero oggi ? tornato a lui dopo la telefonata di Marcello. Mi si ? stretto il cuore al pensiero della sua scomparsa, e della fine delle auto, tutte arrivate l? in moto, in buone condizioni e lasciate morire.
Della Chevrolet non ne sapevo niente, facile l'avesse ritirata gi? in queste condizioni.
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Adriano mi dispiace tanto che non hai potuto finire il tuo lavoro!
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c? la targa Pavia in nera di metallo