Il bello delle storiche...

[t.bird]

......mercury..sei troppo forte... grazie Bronzo.

t.bird

[bronzo]

[quote name='caddy55' timestamp='1343473129' post='438026']

Avrà un seguito perchà lo hai rubato e, come minimo, ti beccherai un vaffa dall'autore?



[/quote]



No, ovviamente prima ho chiesto il permesso di farlo.



Avrà un seguito lo scritto....

[caddy55]

ottimo!

[Piero]

Grande....poi per uno come me con una '58 ha un sapore ancora piu' speciale...

[Ricky426]

Ringrazia Mercurio da parte mia e digli di continuare al più presto!

[Flaviospeed]

Grande Mercurio!

[LEE01]

BELLISSIMO , NON VEDO L'ORA DI LEGGERE IL SEGUITO !!

[LEE01]

mercurio è sicuramente una grande perdita per il forum premetto che non l'ho mai conosciuto , quando sono arrivato io non c'era gia' + , ma mi basta leggere queste sue righe per capirlo , riallacciandomi al topic di pex , mi piacerebbe sapere perchè se ne è andato !!!

[Gianda03]

Beh Mercurio è stato, è, e sarà un grande nell'ambito delle americane peccato che non intervenga più sul forum.

[Guest]

grande .... non vedo l'ora di leggere il seguito!!!!

[BANDIDO]

Non usando FB anche io spero di leggere presto il seguito...

[bronzo]

[quote name='bronzo' timestamp='1343469676' post='438012']

Ci tengo a postare qualche riga di un ex utente del forum (che avrà un seguito) perchè rappresenta in pieno lo spirito con cui ho aperto questo topic....









Quando la moglie è in vacanza.

Appunti di una notte con la ’58!!



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E’ inutile far finta d niente, ma senza Federica in casa non è vita!! Non devo preoccuparmi di cucinare, tanto sono solo io, ma non riesco a vederla come una buona cosa! La notte incombe, ma di dormire non se ne parla. Un po’ di zapping, giusto per confermare che in TV non c’è mai un ***** di decente, e il tedio si riappropria della mia mente!! Allora facciamo come dico io. Jeans, hawaiana e saddle shoes. Brillantina no…non saprei dove metterla!! Chiavi del box, musica in scatola, e via nella notte scura!! Cinque minuti e le strade deserte di questa Milano fine luglio cominciano a spazzare via la noia. Due piani sotto, e sono da lei. E’ perfetta, neanche un po’ di polvere ad offuscare i riflessi della vernice dorata!! Un piccolo controllo, giusto per non farle un torto, e poi collego la batteria. Quando apro la portiera lei si anima, la luce all’interno ammicca. Che fai, entri o no?? Immediatamente il profumo di fibre tessili invecchiate mi inebria, e m i porta in momenti e luoghi del passato!! E’ sempre lei, non è cambiata per nulla!! Accarezzo il grosso volante, infilo le chiavi nel cruscotto, schiaccio l’acceleratore a fondo e poi attendo un attimo. Giro le chiavi e lei sembra non volerne sapere, ma è solo una finzione. Si accende, con quel rombo soffuso che solo un buon V8 con scarico doppio può avere. Lo lascio girare al minimo per un paio di minuti, e intanto preparo l’unica “modernità” di questa notte: il lettore digitale, sul quale ho un migliaio di pezzi tra rock’n’roll e swing!! Ho preso una piccola cassa amplificata, una cineseria da quattro soldi, per poterla nascondere sotto il sedile in modo che non rovini l’atmosfera!! Il muso color oro punta verso il cielo mentre lei ruggisce sulla rampa per risalire e tornare ancora una volta sulla strada!! Mentre la striscia bianca sfila sul lato sinistro, le note di “that’s all right mama” e la voce del miglior Elvis che si conosca, cominciano a trasformare la notte!! Non c’è nessuno in giro, la strada è nostra!! La faccio ballare un po’, sterzando a destra e a sinistra, poi lascio andare il volante e lei si raddrizza, precisa come un fuso!! Elvis ha lasciato il posto a Ronnie Dawson, che ci regala le note di “just rockin’ and rollin’”, e il piede affonda un pochino, quel tanto che basta per farla andare un po’ più allegramente!! E lei risponde subito, come se la musica l’avesse messa sull’avviso! Everywhere I go, just a-rockin' and a-rollin' , everywhere I go, just a-rockin' and a-rollin', everywhere I go, just a-rockin' and a-rollin', make me feel a-like a-rockin' some too, se ci fosse qui Federica , fermarsi per un ballo in mezzo alla strada sarebbe un attimo!! Ma lei è qui solo nei miei pensieri, e nel cuore!! L’adrenalina scorre come faceva un tempo, quando i giri notturni a bordo della grossa yankee erano una novità! Sono sulla strada che risale il Naviglio Pavese, all’altezza della conca fallata, e punto dritto verso il centro, senza scendere sotto gli 80. Un Dio ci deve essere. Almeno per quelli come me che vivono con la mente e il cuore perennemente indietro nel tempo. Ferlin Huskey mi grida “there's a sixty mile limit from a-coast to coast, and a highway cop at every cedar post, you better slow down brother, slow down, take your foot off the gas!! In senso opposto vedo arrivare una macchina con I lampeggianti blu accesi, ma non sento sirene. Mi passano, e i miei occhi rimangono incollati allo specchietto retrovisore, mentre il piede destro molla il gas, dando retta al vecchio Ferlin. Come immaginavo!! Fanno inversione e mi si attaccano al posteriore. Diligentemente metto la freccia e accosto. Memore dei fermi subiti in gioventù, tengo le mani ben visibili sul volante. Ancora una volta mi chiedo come sia possibile che le forze dell’ordine pensino che per delinquere, la notte, si debba usare un’americana Anni 50!! Solita storia, solo che oggi al posto di un ragazzo con i capelli imbrillantinati c’è un uomo grasso e pelato, una vera porcheria!! Ma all’interno non è cambiato nulla. Sulla yankee mi sento come nei migliori anni, e sono sicuro che se infilo la mano nella tasca posteriore dei jeans ci trovo il vecchio pettine di gomma dura che usavo una volta!! L’agente si avvicina, perciò non muovo un muscolo. Ha la destra dietro la schiena, e di scuro ci tiene la pistola. Non mi chiede i documenti, ma mi fa la domanda più stupida che abbia mai sentito, proprio come facevano in passato! Dove sta andando?? All’epoca mi davano del tu, ma ora sono più vecchio di loro. La mia risposta lo lascia di sasso! Non avendo sonno faccio un giro con la mia macchina nella fantastica notte milanese. Sa, giusto per uscire un po’ dalla routine moderna. In quel momento le Chordettes cominciano il ritornello di Mr sandman e solo allora mi accorgo di non aver staccato la musica. L’agente, visibilmente più rilassato di qualche attimo prima, mi dice: ma da dov’è uscito lei?? E mette via la pistola. E’ per la musica che me lo chiede?? No…è perchà ci siamo visti passare di fianco una roba larga quanto un autobus e lunga come una nave, che non avevamo mai visto nemmeno in fotografia!! Ah, beh, allora è tutto a posto, benvenuti nel mio mondo!! Ma lei è veramente fuori, dal mondo… lo sa?? Certo che lo so, ed è proprio così che vorrei vivere! Purtroppo però lo posso fare solo di rado, e di notte, quando le tenebre confondono le mie percezioni e il mondo moderno svanisce!! Vabbè, vada pure…e stia attento…la notte fa dei brutti scherzi!! Grazie, e buonanotte!! A me dice di stare attento!! Io giravo con Lallo, sulla mia Chevrolet o sulla sua Buick quando questo qui non si faceva nemmeno le pippe!! Che ne può sapere lui di com’è la notte, quando guidi una yankee al ritmo del miglior rock’n’roll che il Buon Dio abbia mai mandato sulla terra?? No way my friends!! E la notte continua…ma per ora mi fermo qui.

Stay tuned!!





Mercury

[/quote]



Quando la moglie è in vacanza, parte seconda.





Aspetto che se ne vadano prima di ripartire a mia volta, ma non si muovono. Faccio finta di armeggiare con il lettore digitale, giusto per perdere un po' di tempo, ma non serve a nulla. I lamp

eggianti blu sono sempre fermi dietro di me. Allora riaccendo, cambio in D e via di nuovo. Se hanno voglia di spaccare le balle perderanno solo del tempo. Non c'è una virgola fuori posto. Nessun appiglio! Giro a destra in Via Spaventa e poi rallento un po' per vedere se gli sbirri mi seguono. Mi sono preoccupato per nulla, non arriva nessuno. Anche se le 3 del mattino sono passate da un pezzo, il caldo non accenna a scemare. Il barone, primo proprietario della Bel Air, aveva richiesto tutti gli optional tranne l'aria condizionata. I finestrini sono giù, tutti e quattro, e l'aria che entra aiuta un pochino. Apro anche le bocchette laterali che mi sparano l'aria direttamente addosso, ed ora va un po' meglio. Faccio un pezzo di Via Meda, ma i binari del tram non sono il massimo sotto le gomme a fascia bianca. Scelgo un'altra strada, per continuare a vagare senza che le asperità del terreno mi possano distrarre. Dopo qualche minuto comincio a sentire che io, la Bel Air e le note di Sh-boom nella versione dei Chords, quella che più mi piace, siamo una cosa sola. Le luci della notte fanno a cazzotti con le tenebre, ma per fortuna non hanno la meglio, e le brutture moderne in parte spariscono. Vado tranquillo, con un filo di gas. Quel tanto che basta per sentire il borbottio del V8, senza coprire la musica. Il volume non è alto. Mi piace che sia di sottofondo, come in American Graffiti, anche se tra me e John Milner o Falfa, c'è una differenza incredibile. Un'occhiata all'indicatore della benzina e a quello della temperatura mi dice che è tutto ok. Lei è nel suo ambiente naturale, la strada. E non pensa neanche lontanamente di creare problemi. Potrebbe farlo, visto che negli ultimi anni non gliel'ho fatta vedere abbastanza, la strada. Sul filo di questo pensiero la stuzzico un po', e lei non si lascia intimidire. Il piede affonda e c'è subito la sua risposta. Kick-down, e il motore urla. Mollo quasi subito visto che sono in Viale Ortles, dove c'è il dormitorio pubblico e il marciapiede è pieno di quei poveracci che non sono riusciti ad avere un letto. Di solito ci sono un paio di pattuglie che girano li intorno, casomai questi “homeless”si trasformassero di colpo in tanti Rambo incazzati!! Non vedo lampeggianti. Forse si sono resi conto che sia meglio controllare chi è veramente in grado di creare problemi. Entro in Piazza Bonomelli, ed essendo un po' più veloce del dovuto, la yankee si corica un po' sulla sinistra, mentre punta decisa verso destra, ma non si muove dalla traiettoria. Appena tolgo le mani dal volante lei si ricompone, mettendosi dritta verso l'uscita della rotonda in Viale Brenta. Semaforo rosso, alle 4 del mattino!! E' tutto fermo, nessun'altra auto in vista, solo Bill Haley, che mi fa agitare sul sedile con le note di uno dei suoi pezzi migliori, Real Rock Drive. Mi pare sia del 1952, ma potrei sbagliare. Una volta cantavo, e sono stato anche in televisione, quindi cerco di andargli dietro mentre lui canta “Oh you grab a little girl and you circle like a top, when you jump across the floor with a skip and a hop. Your pants rolled up and you're trackin' on down with a pretty little gal in a red silk gown”. Ragazzi, non riesco a tenere i piedi fermi, e devo togliere la marcia sennò la macchina si muove visto che il piede destro va dappertutto tranne che sul freno. Federica dove sei???? Una volta che potrei ballare fino a cascare dalla fatica tu non sei con me!!! Che spreco!! Quasi quasi scendo dalla macchina e ballo da solo in mezzo alla strada, come facevamo una volta, nella “saletta” di Via De Amicis. Non ho il tempo di pensarci su. Da dietro mi arriva la luce di un paio di fari che mi abbaglia. Nella concitazione del momento non mi sono reso conto che il rosso è diventato verde, poi di nuovo rosso e ancora verde. Sono proprio fuori dal mondo, perso nelle emozioni di un'epoca che non ho nemmeno vissuto. Mi riprendo in fretta e schiaccio l'acceleratore. I giri vanno su e lo scarico si fa sentire, ma non succede nulla, rimango fermo inchiodato!! Che *******!! Per forza!! Non ho rimesso la marcia!! E come se non bastasse mi sono fermato proprio in mezzo alla strada, e non c'è spazio nà a destra nà a sinistra. Fortuna che quelli sulla macchina dietro non mi possono vedere...di sicuro sono rosso come un peperone!! E' una BMW nera. Riesco solo a vedere le sagome dei due mentre mi passano velocemente e in pochi attimi spariscono. Non ci voleva proprio! Mi hanno riportato alla cruda realtà dei giorni nostri, e nemmeno Tony Crombie con Brighton Rock riesce a ripristinare la magia. Ancora una volta mi rendo conto che il mondo non mi appartiene più, come credevo fino a un po' di anni fa...e forse mi sbagliavo già allora. Gli anni passano, la vita cambia e ti sfugge dalle mani, e una notte come questa diventa l'eccezione mentre dovrebbe essere la regola. Almeno per quelli come me, che si emozionano quando sentono il tocco della puntina sul vinile, con quel fruscio fantastico che precede le note della musica vera, meravigliosamente eseguita. La vibrazione che senti quando passi le mani sulla carrozzeria di una vecchia macchina, che di morire non è ha voglia e ti chiede di darle una mano, un aiuto per ricominciare la sua vita sulla strada. E non fa nulla se ha un motore enorme che ti porterà via anche l'ultima goccia di sangue, non pensi ai problemi che dovrai affrontare. Ti vedi già seduto al volante, felice come un bambino, e il resto del mondo può anche andare affanculo!! L'ultra tecnologico Ipod qui di fianco a me è perfetto. Nessun fruscio, non gracchia e non sbaglia un colpo. La funzione “shuffle” è quanto di più azzeccato ci sia. Ma non ha anima, e devo nasconderlo sotto il portadocumenti per non vedere la sua lucina azzurrognola!! Mentre cerco di pensare ad altro mi accorgo che il buio comincia a diminuire. Mi fermo ad un baracchino per una bottiglietta d'acqua, che oltretutto non mi vogliono dare perchè stanno sbaraccando, e qui due “extra” ubriachi cominciano a rompere le balle!! Nel giro di una manciata di secondi sono incazzato come una iena e li guardo malissimo. Mi dicono qualcosa che non capisco, e mi accorgo di avere due alternative: o me ne vado in fretta oppure tiro fuori dal baule la barra del cric, lunga poco meno di un metro, e se si avvicinano alla macchina gli faccio assaggiare il buon vecchio acciaio americano su quelle loro teste di *****!! Poi penso a Federica, che in questo momento dorme tranquilla nella cabina di una nave da crociera da qualche parte al largo della Grecia, ignara del fatto che potrebbe diventare la moglie di un carcerato. Fanculo i due extra!! Niente e nessuno vale quanto la mia piccola Federica!! Salgo in macchina, accendo e metto la D. I due mi guardano e mi dicono qualcosa in arabo. Non capisco, ma di certo non sono parole gentili. Uno dei due mi grida: americano bastardo!! Ma non si muovono di un passo, quindi devono aver notato la furia omicida nei miei occhi! Tolgo il piede dal freno e mentre la Bel Air si muove piano piano, dico loro: per vostra fortuna siamo in Italia, perchè se fossimo in America vi avrebbero già sparato in quelle teste di ***** che vi ritrovate, bastardi infedeli!! E subito dopo schizzo via, con il motore che spinge alla grande e la risposta dei due stronzi che si perde nell'aria del mattino. E' finita, la magia non c'è più, ed è ormai ora di riportare la piccola a casa. Spengo l'Ipod. voglio solo il rumore del V8 e basta. Quando arrivo a casa il tizio egiziano che fa i sacchi dell'immondizia mi dice: lavorato anche stanotte? No, rispondo, stanotte ho vissuto la strada a bordo della macchina del tempo! E ora che sono tornato indietro vado a dormire!! Mi guarda con un'espressione basita. Ed è normale. Lui non può capire di cosa si tratta. Quando ha visto l'adesivo di Elvis sul lunotto della Bel Air mi ha chiesto chi era, e sentendo la mia risposta ha detto: chi??? Faccio un po' di coccole a Boogie, il mio gatto, e dopo avergli dato da mangiare vado dritto dritto a letto. Nei pensieri “pre-sonno”, quelli che mi hanno sempre portato un po' di paura, c'è solo la consapevolezza di aver passato una notte alla grande, anche se da solo. Da rifare...senza dubbio!! Magari con qualche auto in più, gli amici e tanta, tanta musica!!

[caddy55]

[igor-69]

bellissimo davvero bellissimo

[Flaviospeed]

Mercury è sempre Mercury! Grande!

[t.bird]

t.bird

[leoallafila]

Riprendo di qui uno spunto interessante visto nel post [url="https://www.usacarsforum.it/forum/index.php?/topic/202-raccontate-la-storia-della-vostra-prima-americana/page__st__250"]https://www.usacarsforum.it/forum/index.php?/topic/202-raccontate-la-storia-della-vostra-prima-americana/page__st__250[/url] per non inquinare quello e continuare questo:



Per i "niubbi" il concetto di auto americana d'epoca e' piuttosto semplice: "e' bella, diversa dalle altre, fa un rumore bello, si fa notare piu' di altre auto che costano molto di piu'": il rapporto soldi investiti/status sociale percepito dall'esterno e' molto alto e questo attira molti "estimatori di serie B" che non riconoscono in questi mezzi valori collezionistici o ingenieristici ma piuttosto di mera presenza scenica.





Molti qui mi sembra di aver capito che invece sono di natura diametralmente opposta: potendo le loro auto USA le vorrebbero invisibili e non sopportano di essere visti come dei "spandoni".





Sara' che sono sempre stato toccato dall'anticonformismo derivante dall'avere famiglia sia in nord Europa (Svezia) che in USA, ma questa scuola di pensiero non l'ho mai concepita: sono sempre stato diverso (altissimo, biondo, background completamente diverso dai ragazzi con cui sono cresciuto sul Lago Maggiore che non e' esattamente cosmopolita...) e se da ragazzino ci soffrivo (e avrei proprio voluto essere invisibile o peromeno in grado di sparire nel gruppo), gia' da ventenne ho accettato la mia diversita' senza nemmeno pormi troppo il problema "eh ma chissa' cosa pensa la gente". A 25 anni se mi girava (e capitava spesso) uscivo con un bomber G-1 dell'aviazione militare USA ed un vero cappello da cow-boy di feltro formato a vapore. La mia Torino ha un teschio sul cofano che ovviamente e' ridicolo ma che a me personalmente piace e "funziona" con l'estetica della macchina: ce lo lascio. Qua tutti ascoltano Dub Step e Drum and Base e io ascolto rock classico e pochissima roba moderna alternativa.



La vita e' mia e quello che compro, uso, faccio sono bellamente fattacci miei finche' non reco del danno ad altri, il mio messaggio e': godetevi l'americana in giro per l'Italia perche' sono gran belle macchine e non c'e' neanche da pensare "chi guarda storto e' solo invidioso", cavolacci suoi, non e' nemmeno un problema da porsi secondo me! Questo concetto fortemente radicato negli USA e' una delle cose che piu' apprezzo qui.



Qualche mese fa a NYC con un amico Italiano, in una serata "rimpatriata alcoolica" vagando per le strade del Meatpacking District piuttosto ciucci abbiamo incrociato un tizio di colore vestito da tigre della Kellogs che stava parlando con delle ragazze che ridevano di gusto, e intendo un costume completo da "peluche" dalla testa ai piedi. Di primo acchitto l'ho guardato pensando "questo e' scemo, ma cosa fa conciato cosi'?" poi nella fratellanza dell'acool (ovvio che anche questo non e' che fosse troppo sano!) condito dalla presenza inebriante delle patasgnocchere ci siamo messi a parlare e mi ha detto di essere un poeta errante che quella sera aveva deciso di vestirsi cosi' perche' gli andava. Si e' quindi esibito in una poesia/rap improvvisata che ci ha lasciato tutti a bocca aperta per qualita' sonora e contenuto creativo. Morale della favola: don't judge a book by it's cover, sopratutto se la cover e' un'auto americana d'epoca o un costume da Tigre della Kellogs

[ciampone]

MODERATORIIIIIIIII!!!!!

[Guest]

Poeta errante vestito da tigre della kellogs... Reincarnazione di Basquiat, Warhol e Ginsberg messi assieme. Fico.

[Flaviospeed]

MODERATORIIIIIIIII!!!!!

 

:ok: