Ma questa le batte tutte:
"CADILLAC CODA LUNGA DECAPPOTTABILE DEL 1952 ORIGINALE, OTTIMO STATO, DA COLLEZIONISTA.
CAMBIO AUTOMATICO, PERFETTAMENTE FUNZIONANTE, VENDESI FRANCO CUBA.
"L'AUTO SI TROVA NELLO STATO DI CUBA, TRASPORTO E PRATICHE DOGANALI A CARICO DEL COMPRATORE."
Cio? detto fuori dai denti: il compratore deve assoldare dei mercenari
, eliminare Fidel Castro, suo fratello e tutta la classe dirigente cubana, prendere il potere, imporre lo stato d'emergenza, emanare nuove leggi doganali che permettano la libera esportazione nei paesi UE, stipulare accordi commerciali con l'Italia e infine spedire l'autovettura.
Al di l? degli scherzi (oggi l'italia importa da Cuba alluminio, prodotti agricoli, tabacco, ecc..) ? di recentissima emenazione una norma a Cuba (e qui il nostro emanuele potrebbe illuminarci) che di fatto liberalizza l'esportazione di una vettura acquistata a Cuba anche verso gli USA. Se ne deduce anche verso altri paesi. Non so per? se le vetture siano considerate dal "governo" cubano come oggetti d'arte, classificazione che comprenderebbe oggetti con pi? di 50 anni appartenenti a cittadini cubani...in tal caso ci dovrebbero essere ulteriori restrizioni.