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1975 Cadillac Eldorado
#61
La Eldo ? arrivata a casa ieri, ? come nelle foto: molto a posto, da sistemare solo nei dettagli.



Citazione:Quando arriver? sar? curioso di sentire le differenze tra questa e la Mark V a tuo giudizio !



Sia la Mark V che la Eldo rivisitano esteticamente le gloriose vetture degli anni 30; l'esecuzione di questo onore all'heritage ? diversa (la Mark V tesa come una freccia, la Eldo pi? morbida e curvilinea), ma il risultato ? uno stile eccezionale per entrambe. Pari e patta.



Gli interni sono incredibilmente "stylish", sia per la Eldo che per la Mark V. Un po' sconcertante il tubular armrest della Eldo. La Mark V ha una finitura meno accurata (sarebbe diverso nel caso di una Mark IV, fatta meglio) della Eldo. Pi? comoda davanti la Mark V, dove le poltrone sono veramente accoglienti, pI? spaziosa dietro la Eldo, anche per la mancanza del tunnel centrale. Pari e patta.



Andando, le mie prime impressioni sono che la Mark V ? molto pi? coinvolgente nella guida e pi? veloce. Il motore della Eldo ? fatto per sfilare pi? che andare, ? pi? pigro della Lincoln ma pi? fluido. Il 460 ? migliore del 500 cid, ed anche pi? bello da vedere: il vano motore della Eldo, come di tutte le Cadillac a partire dagli anni '60, ? abbastanza disordinato e con poco "appeal" visivo. Il cambio della GM Turbo Hydramatic ? invece imbattibile. Per la tenuta, la Eldo sembra fatta di gelatina. Diciamo che la Eldorado ? da guidare lentamente, la Mark V pu?, se si vuole, anche essere guidata nervosamente. Nessuna delle due frena bene, forse la Eldo meno della Mark V.
[Immagine: mbarn.jpg]
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#62
Se prendi una Imperial, poi vendi le altre due.....
[Immagine: firma.gif]
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#63
Non so se le venderei, ma una Imperial - od anche una Chrysler standard size - la vorrei veramente. L'ho cercata, ma non ne ho mai trovata una in buone condizioni. Spero nel futuro...
[Immagine: mbarn.jpg]
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#64
Complimenti per la pazzia fatta, a dir poco nuova.

Quell'interno ? davvero cool

P.s: come la mettiamo con la raccolt? del caff?? :winns:

Ciao
Camaro 67

Facebook: Musclecarszone Italy 

https://www.facebook.com/groups/1009759489079798/

... Nel dubbio tieni giù ...
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#65
[quote name='mbar' post='283403' date='13/4/2010, 19:22']Nessuna delle due frena bene, forse la Eldo meno della Mark V.[/quote]





Strano,la mia invece frena davvero bene,oltre alle aspettative.



Grazie comunque per il resoconto...Lincoln vs Cadillac mi ha sempre affascinato :winns:
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#66
Grande Maurizio :winns: ! Avrei pensato esattamente l' opposto, ovvero una Lincoln meglio rifinita, meno "assettata" (se possiamo usare questo termine :lol: ) e una Caddy un po' pi? carente in quanto ad allestimenti ma un po' pi? curata come dinamica di guida ( con una migliore tenuta anche grazie alla da molti vituperata trazione anteriore)...di cose da imparare ce ne sono...cose che si imparano solo quando si ha un vero mezzo sotto le chiappe, perci? permettetemi uno sfogo: mi sono un po' allontanato dal forum soprattutto per questo motivo, ero stanco di parlare di qualcosa che non conosco da un punto di vista concreto e che per problemi di soldi&spazio vedo ancora come irraggiungibile. La passione per? rimane e non verr? mai a mancare :winns: !
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#67
Ed ecco la Eldo a casa. La prossima settimana la lavo e faccio delle foto pi? decenti; l'auto ? comunque molto a posto.



[Immagine: DSC08117.JPG]
[Immagine: mbarn.jpg]
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#68
Un nuovo trampolino per tuo figlio ?? :omino: :omino:
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#69
eheh, basta trampolini, oramai ? troppo pesante! Tu pensa che ? stato lui il primo a guidare la Eldo quando ? arrivata nella sua nuova casa!
[Immagine: mbarn.jpg]
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#70
:omino: :omino: Non mettere il Bull Terrier che mi induci in tentazione :ghghgh:



Belle foto e bellissimi soggetti :lol: :lol:
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#71
Come al solito bellissime foto....
[Immagine: PieroSignX.jpg][Immagine: CadillacItalianOwners_X.jpg]
Dubito...ergo sum.
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#72
Teo e Piero, grazie dei complimenti. :omino:
[Immagine: mbarn.jpg]
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#73
1973 BUICK RIVIERA VS 1975 CADILLAC ELDORADO VS 1977 LINCOLN MARK V


Non penso sia stato mai fatto un confronto tra queste tre personal luxury cars, e dato che io sono il felice ed orgoglioso proprietario di tutte e tre, mi sono deciso a farlo io stesso, "scientificamente", ad uso, abuso e consumo di quei lettori del forum che apprezzano queste estinte vetture della disco age. Non perdiamo tempo quindi, e passiamo ai fatti.

Linea esterna


Le tre vetture rappresentano ciascuna una particolare interpretazione della categoria delle personal luxury cars, molto di moda all'epoca in USA: lussuose coupe sportiveggianti a due porte, di enormi dimensioni. Ognuna di esse ha una propria personalitá, ma tutte si rifanno stilisticamente alla tradizione delle grandi, eleganti auto di lusso degli anni trenta, adottando peró stili diversi per raggiungere lo stesso obiettivo: vendere attraverso uno styling drammatico ed affascinante.


Senza essere retrò, queste automobili (insieme a tutte le altre personal luxury del periodo) celebravano cosí la tradizione americana di produrre fantastiche vetture da sogno.


Sulla Buick predominano le curve estreme alternate a linee orizzontali. Il vetro posteriore bombato e rastremato si raccorda ai parafanghi con una impossibile curvatura (mi chiedo quando sia stato difficile fare gli stampi) che li fa sembrare onde. La stessa fiancata à estremamente ricurva, ma tutto termina (ed à proprio il caso di dirlo: con una coda di questo tipo, si parte dal posteriore per arrivare al frontale, meno importante per questa vettura) verso il cofano che si sviluppa orizzontalmente. I richiami all'heritage delle più belle vetture degli anni 30 à palese: basta ammirare la "boat tail", che riprende la coda della magnifica Auburn 851 Speedster; la griglia orizzontale con l'imponente e curvilineo powerdome che arriva fina ad oltre la base del parabrezza si rifá invece ad un'altra bellissima vettura anni trenta prodotta ancora dall'Auburn, cioà la Cord 812.

Le curve della carrozzeria permisero che venisse adottato nuovamente un tradizionale elemento stilistico delle Buick, che era stato oramai abbandonato da oltre una decina d'anni: la sweepspear, cioà una linea curva cromata o di acciao inossidabile, che partendo dal frontale percorreva l'intera fiancata della vettura, gentilmente si abbassava verso il passaruota posteriore per poi risalire attorno allo stesso ed arrivare alla coda della vettura; apparsa negli anni '40, caratterizzó tutte le Buick fino all'introduzione di stili più "lineari" verso la fine degli anni '50, che mal si sposavano con la sweepspear, che difatti scomparvero; le improponibili ed esotiche curve di questa Riviera del 1973 permisero però alla Buick di reintrodurla su questo modello.

Auburn Speedster ed il boattail
[Immagine: 800px-A890Speed.jpg]

Il boattail della Riviera e la sweepspear
[Immagine: DSC07043.JPG]

Buick Skylark e sweepspear
[Immagine: 800px-Skylark-Wiki-Side-View-D.jpg]

Cord 812: griglia orizzontale ed imponente powerdome (cofano rialzato)
[Immagine: 783px-1937_Cord_812.jpg]

La griglia orizzontale dellaRiviera ed il powerdome
[Immagine: DSC07087.JPG]

La fiancata estremamente ricurva
[Immagine: DSC04488.JPG]


Se la Buick imita specificamente determinati modelli del passato, l'Eldorado del 1975 non si richiama a nessun modello in particolare, ma accomuna quanti più possibili elementi stilistici dell'epoca d'oro dell'auto USA: ed ecco che di nuovo dalla griglia cromata anteriore "eggcrate" (che si rifà alle griglie delle Cadillac della fine degli anni '40) si eleva un imponente power dome, accentuato da pinstripes (doppie!) e che continua sul cofano, supera la base del parabrezza e prosegue lungo il fianco della vettura, accennando cosí ai parafanghi separati dal corpo del veicolo tipici delle automobili anni 30. Difatti queste particolari sagomature sulla Eldorado si ritrovano anche alla base della fiancata e nella parte posteriore; in questo ultimo caso la sagomatura à molto pronunciata, formando come una "gobba", che obbliga a disegnare un intrigante opera window a forma trapeizoidale. E proprio l'opera window, di grandissima moda negli anni 70, fu un elemento di design (oramai abbandonato) del periodo, introdotto per la prima volta sulla Eldorado del 1971, e velocemente copiato un po' da tutti i costruttori; anchesso riprendeva un particolare stilistico dell'epoca classica, soprattutto negli anni '20, di solito presente insieme alle "landau bars" e tetti in tessuto. E poi ancora il richiamo alle pinne (sempre introdotte dalla Cadillac negli anni '40), l'hood ornament, le gomme con la fascia bianca, il vinile "padded" (cioà imbottito) del tetto, sono tutti elementi del design che si rifanno alla tradizione delle grandi auto del passato.

Merita un capitolo a parte il frontale: una vera opera d'arte rococò, un capolavoro artistico: sembra più una scultura settecentesca che la parte di una automobile: vi sono rientranze e sporgenze a go go, elementi estetici dovunque (ad esempio, oltre all'hood ornament, lo stemma araldico della Cadillac viene ripreso sulle due strane protuberanze cromate "appoggiate" sulle due estremità del frontale), rostri paraurti vari (anche per la targa), bumper strips con un'elegante gomma bianca centrale, e chi più ne ha più ne metta. Si tratta più di un lavoro artistico che di ingegneria. Ogni volta che ammiro il frontale della Eldo mi viene in mente quello della Passat, tanto sono agli antipoidi!

[Immagine: 75eldoradoblue01.jpg]

VW Passat
[Immagine: 800px-98-01_Volkswagen_Passat_Wagon.jpg]


E poi la Mark V. Qui, al contrario delle creazioni GM, si à preferito alle curve della Riviera od alle bombature della Eldo l'adozione di un disegno prettamente lineare, con linee tese e decise; un'altra strada per raggiungere un identico risultato, cioà quello di creare una vettura "drammatica" stilisticamente, dotata di fortissima personalità estetica. Anche in questo caso si à voluti omaggiare le grandi vetture del passato, anche quelle europee (in realtà, british), rivisitate peró in chiave americanissima. La famosa sagoma sul cofano bagagliaio, con la scritta CO N T I N E N T A L in posizione semicircolare, riprende la ruota di scorta posizionata esternamente sul bagagliaio, tipica delle auto anni '20 e '30. Le "shark gills", cioà le prese d'aria laterali, si rifanno alle feritoie di ventilazione delle auto della belle epoque.

La luccicante griglia cromata merita un discorso a parte; introdotta con la Mark III nel 1968, era sicuramente ispirata alla calandra della Rolls Royce (a sua volta ispirata al pantenone greco), anche se gli stilisti Lincoln hanno sempre rifiutato tale ipotesi. Sulla Mark V peró la griglia à molto più complessa che nelle versioni precedenti: à caratterizzata da una serie di angoli, quasi fosse un gioiello, e difatti il marchio centrale "Mark V" sembra quasi incastonato tra il cromo come un brillante. Su di essa poi si slancia l'hood ornament della stella a quattro punte, e dalle estremità superiori partono delle linee rette che suggeriscono (di nuovo come per le GM ma in maniera differente, cioà ora utilizzando linee tese) un power dome ed arrivano fino a quasi alla fine del cofano, questo sí un cofano lunghissimo, probabilmente il più lungo della storia automobilistica. Infine la parte inferiore della griglia affonda tra i il paraurti attraverso una apertura ad hoc dei bumper fillers, ed inutilmente (perchè nessuno lo vede a meno di sdraiarsi sotto la macchina) ma splendidamente la griglia cromata termina arretrando con un angolo di 45 gradi.

la griglia cromata della Mark V: un'opera di gioielleria
[Immagine: mark_v_90-300x215.jpg]

Rolls Royce Phantom II: feritoie e ruota di scorta sul bagagliaio
[Immagine: 4268098826_d6d305ddb9.jpg]

Rolls Royce Phantom II: feritoie laterali, griglia stile pantheon, ruota di scorta posteriore
[Immagine: 34-Rolls-PII_Contintl_Nutting-Dv-08_PBC_013.jpg]


E poi abbiamo anche qui anche tanti altri elementi tipici delle auto anni '70, tutti richiamanti il passato, quali le whitewall tires, il padded vinyl top, e soprattutto lo strano opera window (illuminato da un opera lamp nella Diamond Jubilee Edition), questo finestrino fisso ovale sul montante posteriore con all'interno il simbolo dorato della Lincoln, quasi fosse un lavoro di fina oreficeria.

Ma non à finita qui: abbiamo la fanaleria in questa vettura à oggetto di un'attenzione unica, maniacale nel suo tentativo di stupire sempre: innanzitutto i fanali anteriori, a scomparsa, la cui assenza sottolinea ancora più (come se ve ne fosse bisogno!) l'importanza della griglia cromata, che cosí risalta; poi quelli posteriori, con pesante intelaiatura cromata e nera, con effetto tridimensionale della lente, e poi la parte forse più sconcertante, le frecce/luci di posizione laterali anteriori, la cui plastica à divisa da una lama trasparente con incastonata la stella a quattro punte ed il cui effetto scenico à come minimo spettacolare ed intrigante.

[Immagine: 2770713086_71f13bda6c.jpg]


Ma alla fine, qual'à la piú bella? Non lo so, a me sembrano tutte e tre dei magnifici capolavori, ognuna con la sua fortissima e speciale personalità. Sono tutte e tre molto affascinanti.

[Immagine: mbarn.jpg]
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#74
Interno



Parliamo di design interno, di qualit? dei materiali e di spazio disponibile. Parliamo prima di spazio.

La pi? spaziosa (e la pi? comoda) ? senza ombra di dubbio l?Eldorado, centimetro alla mano; inoltre la mancanza del tunnel centrale offre anche molto spazio alle gambe. Il divano posteiore ? di gran lunga il pi? ampio, tre persone possono starci tranquillamente sedute e stendere le gambe. Le poltrone, sia anteriori che posteriori, sono comodissime. Si affonda nel velluto ?Monticelli?, ed il resto diventa il resto. Anche il bagagliaio ? il pi? spazioso, oltre ad aprirsi ma anche chiudersi elettricamente.

Seconda arriva la Mark V. Le poltrone anteriori sono dei veri e propri troni (e quanto sono incredibilmente pesanti! Le ho smontate ed una persona riesce con difficolt? a sollevarle) con doppio appoggiabraccio e lo spazio a disposizione ? buono (ma non eccellente); quelle posteriori invece sono molto leggere, sembrano quasi messe l? per emergenza, chi si siede in centro dietro sente il tunnel sotto il fondoschiena. Per i passeggeri che si siedono dietro purtroppo non vi ? spazio longitudinalmente (in tre si sta stretti), n? si riesce a stendere le gambe. A volte mi chiedo come in una vettura lunga la bellezza di 5,84 metri non ci si riesca a far stare quattro persone come si deve...

In ultima posizione la Riviera. Vi ? un discreto spazio anteriore e praticamente nulla dietro: due adulti al massimo, con le ginocchia attaccate al mento. Anche il bagagliaio ? piccolo. Diciamo che ? una automobile per un single...

Per il design, il discorso ? ben pi? complesso. Tutte e tre le vetture appagano la vista con interni colour co-ordinated. Erano disponibili inoltre molti colori, tessuti e combinazioni varie tra vinili, velluti, pelli e stampe (alla faccia del grigiore di oggi), per soddisfare anche le esigenze pi? stravaganti; la Cadillac offriva anche lo sconcertante Monticelli velour (che la mia ha), oppure tessuti in plaid o bicolori. La Mark V aveva dalla sua le Designer?s Edition, che ottennero un fantastico successo commerciale. La Riviera poteva essere ordinata con cambio al volante o sul tunnel centrale, con le poltroncine od i bench seats, con i sedili bicolori od in tinta unita, etc.

Alcuni accessori le rendevano uniche: la Mark V aveva lo strano orologio Cartier (numeri romani, sfondo argento, lancette che si muovono in continuazione ? e rumorosamente - senza cio? i piccoli scatti tipici degli orologi) ed un accendisigari che sembra un razzo spaziale a diversi stadi; la Cadillac poteva essere richiesta con un poco pratico ma divertente appoggiabraccio tubolare; il cambio centrale della Riviera presentava una conformazione unica ad L, con una specie di grilletto da schiacciare per cambiare la posizione del selettore...



1974 Cadillac Eldorado shown with Orange Metamora Plaid upholstery and new tubular or torpedo front arm rest

[Immagine: eldo1974tubulararmrest.jpg]



Tutto ? molto curato dal punto di vista estetico: i colori, i pannelli strumenti, il design delle poltrone, ma anche solo dei vari pulsanti e bottoni (basta guardare le varie manopole della Cadillac, tutte cromate con le foglie di alloro in rilievo). Addirittura anche i pannelli delle portiere sono estremamente curati, nel design e nell?esecuzione; nulla a che vedere con le portiere delle auto europee del periodo, il cui interno era pi? o meno rivestito (soprattutto meno) senza nessuna attenzione allo stile; anche le carissime Rolls Royce, usavano s? pregiata pelle Connoly e radica, ma sbattevano il tutto disordinatamente su di un pannello la cui funzione era solo quella di coprire la parte interna della portiera.



Rolls Royce Silver Shadow

[Immagine: lrb_25.jpg]



Cadillac Eldorado

[Immagine: 4111195446_003c767669.jpg]



Lincoln Continental Mark V

[Immagine: 79MKV-17.jpg]



E poi cromi, pelli o velluti, accessori ancora oggi a volte poco comuni, aria condizionata e impianti stereo integrati nel pannello, spesse moquette (sempre colour co-ordinated), fregi, luci dovunque, ripetitori di fibra ottica, insomma una volta che si entra in una di queste macchine non viene pi? voglia di uscirne. Sembra di essere tornati bambini, e non ? una sensazione da poco!

I materiali sono di ottima qualit? sulle GM (Cadillac e Buick), un po? deludenti sulla Mark V: il finto legno ? ?troppo finto?, l?assemblaggio delle varie componenti lascia a desiderare, le plastiche utilizzate sono veramente brutte ed economiche (e di facile rottura, purtroppo), c?? pi? finto cromo che vero, insomma rispetto alle vetture della GM siamo veramente sottotono.



Questo match lo vince quindi la Eldorado, seguita dalla Riviera e dalla Mark V.
[Immagine: mbarn.jpg]
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#75
Su Strada


Vi à una premessa da fare. Si puó pensare che il confronto di veicoli con più di 30 anni sul groppo possa essere influenzato dallo stato attuale in cui si trovano (più o meno usurate, piú o meno restaurate): la comparazione risulterebbe troppo soggettiva, verrebbe cioà favorito il mezzo meglio conservato o restaurato piuttosto che il migliore in senso assoluto. In questo caso vi posso assicurare che le tre vetture sono comparabili: tutte e tre in perfette condizioni di utilizzo e quindi confrontabili. La Mark V ha subito qualche leggera modifica meccanica, ma nulla che abbia radicalmente trasformato la personalità della vettura.


Quando dico "Su strada" intendo parlare di prestazioni e comfort.


La Buick Riviera ha un motore, il 455 cid che veniva definito un "Hulk engine", perchà un mostro di coppia. È molto rapida, sembra quasi che possa aggredire fisicamente l'asfalto, il rombo cupo del V8 à un piacere per le orecchie (à una vettura decisamente rumorosa, ma à un bellissimo suono), frena bene, il cambio à fantastico. Insomma, veramente come diceva Bill Mitchell, una via di mezzo tra una Ferrari ed una Rolls. Quando si gira la chiave il motore si accende facendo tremare tutta la vettura (e sembra anche la strada), dando una forte impressione di potenza.

In autostrada à molto "Buick", quindi morbida, sembra una Roadmaster anni '50, dondolando in continuazione. Strana combinazione: un motore possente e rombante ed una andatura dinoccolata. Ma non vorrei essere frainteso: à un vero piacere guidarla. In cittá à sempre prontissima ai bassi regimi, si supera qualsiasi cosa con un colpetto di acceleratore. Sterzo buono, peccato che la corona à fatta di una plastica (come per l'Impala) che ti si appiccica alle mani! Quando piove, sul ciottolato che copre un terzo della città in cui vivo, diventa inguidabile, pattina e non si va da nessuna parte (la mia non ha il max track, che era disponibile come optional): quando succede, la lascio a casa e scelgo la Lincoln per muovermi.

L'Eldorado à invece perfetta per sfilare: lo sterzo à leggerissimo e si muove con un dito, il motore non fa rumore, il comfort à esemplare. Rappresenta lo stereotipo di auto americana che avevo in testa quando ero bambino: il massimo della comodità, isolandoti completamente dal mondo esterno, verso il quale si perde assolutamente interesse. Nonostante sia dotata di un 8.200 si muove con pigrizia, ma la sua souplesse non fa rimpiangere le prestazioni: non se ne sente il bisogno, tanto la vettura à godibile. Diciamo che ti fa sentire come un re: il traffico, le utilitarie che zigzagano, il tempo, nulla ha importanza, si à dentro una vera Cadillac che comunque si eleva sopra tutte.

L'andatura à molto "molleggiata", le sospensioni assorbono le asperità del terreno, anche le peggiori, senza che ce se ne accorga (al contrario di Mark V), i freni sono un suggerimento. Ma tutto ció non fa testo: la Eldorado à la perfetta boulevardier.

La Mark V à e ancora oggi un punto interrogativo, nonostante la possieda da qualche anno. È una luxury car, ma la sua vera vocazione à decisamente un'altra. È un auto molto nervosa (rapidissima nell'accelerazione ma non veloce: ad un certo punto non ha piú spunto), le sospensioni la fanno saltellare come un capretto su strade con asfalto irregolare (invece di assorbire come la Riviera e la Eldo, e come uno ci ci aspetta da un coupe di lusso), frena molto bene ed ha uno sterzo buono (certamente non cosí leggero come la Eldo).

Su strada, superate le 60 miglia è molto rumorosa (e lo sono tutte le Mark V: ne ho provate tante e tutte mi hanno stupito per lo scarso comfort acustico): oltre al rumore del motore, vi sono fastidiosi sibili aereodinamici (assenti selle vetture della GM). Il motore ha un suono veramente particolare: in accelerazione sembra sia la turbina di un jet (la Riviera ha il tipico borbottio cupo del V8, mentre sulla Eldo il silenzio regna). È divertente da guidare in città, l'ultima che sceglierei per un viaggio autostradale.


Su tutte e tre stendiamo un velo pietoso sui consumi. Forse la più parsimoniosa à la Buick, ma non ho misurato mai i consumi di nessuna.


Quindi, da guidare, quale preferisco tra le tre? La Eldorado, senza ombra di dubbio.

Conclusioni

Dunque chi à il King of the Hill? La Cadillac à la perfetta personal luxury car.

[Immagine: mbarn.jpg]
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#76
complimenti mbar!!! questa ? vera passione!!! :omino:



adoro queste vetture!!!
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#77
Grandissimo Maurizio! Sembra veramente di vedere con gli occhi ci? che descrivi.

E' un peccato constatare, ovviamente, che tutta la passione che si celava dietro queste auto, dove ogni particolare non era lasciato al caso, tanto contrasta con le macchine di oggi.

Oggi, a parte che non esiste alcuna coordinazione negli interni, tutto ? grigio/nero, fai fatica persino ad ordinare un'auto con un colore diverso dai soliti anche se presente nella gamma...

Qui invece abbiamo moquette spesse 2 dita, coordinate al colore degli interni che a loro volta erano personalizzabili... che figata.

E i particolari nelle calandre, nei fanali...

Wow.
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#78
grazie Mbar per l?ottima comparativa!

E ti rinnovo i complimenti per le stupende auto che possiedi, mi fanno impazzire tutte e tre anche se da un punto di vista prettamente estetico preferisco la Mark IV alla V. Hai mai provato una Mark IV?
MAYBE I AM A DINOSAUR, BUT I'M A TYRANNOSAURUS REX BABY - Lemmy
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#79
bellissimo servizio, e grazie per il contributo che dai sempre al forum!!!

:omino:
La POTENZA del MUSCOLO di SCHIVARE CARICATORE!

"Mother warned me that there would be men like you driving cars like that."

[Immagine: Copy%20of%20Scarpe1.jpg]
"Io penso al baseball quando mi svegli alla mattina. Ci penso tutto il giorno. E lo sogno di notte. L'unico momento in cui non ci penso ? quando lo sto giocando."
Carl Yastrzemski
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#80
Citazione:Hai mai provato una Mark IV?

s?, diverse volte e diverse Mark IV. Rispetto alla V ? fatta molto meglio, ma l'impatto estetico secondo me ? molto pi? forte sulla V.
[Immagine: mbarn.jpg]
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