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28-05-10, 12:35 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-05-10, 12:47 PM da nigel68.)
Comunico che mercoled? 26 maggio 2010 la Federazione Motociclistica Italiana (FMI) ? stato il primo tra gli enti autorizzati dal decreto ad emettere il certificato di rilevanza storica, ad aver attivato la nuova modulistica e le procedure relative.
La cosa interessante (che magari anche l'ASI e gli altri registri automobilistici prevederanno) ? la differenziazione tra un certificato di rilevanza rilasciato ad motoveicolo circolante e uno invece da immatricolare (o re-immatricolare) che necessita tra gli allegati anche della dichiarazione dei lavori eseguiti da parte del professionista. In pratica ? l'applicazione del decreto.
Consiglio di farci un giro www.federmoto.it anche per capire i facsimili dei moduli, molto ben fatti, e che non differiranno molto per le automobili...
Non c'? comunque molto spazio a ci? che non ? storicamente conforme e prevedo una grande attivit? di "scrematura" da parte dei commissari tecnici, sia di Club che Nazionali, nonch? il rifiuto di diverse pratiche...
n.b. la FMI richiede la visione del motoveicolo da parte del commissario e non pi? la certificazione in parola.
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30-09-10, 03:23 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-09-10, 03:26 PM da Stefano981.)
Leggo solo ora a fondo il decreto, mi sorge una domanda...
Non mi ? chiaro questo..
significa che un veicolo (con piu di 30anni) proveniente da UE se ? targato nello stato da cui proviene, non mi serve il certificato di rilevanza storica dell'ASI per l'immatricolazione????
Articolo 7 Disposizioni per i veicoli mai dimessi dalla circolazione o radiati di ufficio
1. Le disposizioni di cui agli articoli 5 e 6 non si applicano ai veicoli di interesse storico e collezionistico che non sono mai stati dimessi dalla circolazione in ambito nazionale.
2. Le disposizioni dell?articolo 5 non si applicano ai veicoli di interesse storico e collezionistico mai dimessi dalla circolazione, provenienti da Paesi dell?Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, in regola con gli obblighi di legge in materia di revisione periodica.
3. Le disposizioni dell?articolo 6 non si applicano ai veicoli di interesse storico e collezionistico mai dimessi dalla circolazione, provenienti da Paesi dell?Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo. E? fatta salva la normativa vigente in materia di nazionalizzazioni.
4. Fatto salvo quanto previsto dall?articolo 18 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e dalla relativa disciplina applicativa, le disposizioni di cui all?articolo 6 non si applicano ai veicoli che sono stati radiati di ufficio
[color="#FF0000"]Articolo 5 Accertamento tecnico dei requisiti di idoneit? alla circolazione
1. Fatto salvo quanto previsto dall?articolo 7, comma 4, ai fini della riammissione in circolazione, i veicoli di interesse storico e collezionistico non circolanti sono soggetti ad un accertamento tecnico dei requisiti di idoneit? alla circolazione, mediante visita e prova da parte dei competenti uffici del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici.
2. Il veicolo per essere sottoposto all?accertamento di cui al co. 1 deve essere corredato del certificato di rilevanza storica e collezionistica
3. L?accertamento di cui al comma 1 verte sui dati di identificazione del veicolo e sulla corrispondenza dello stesso alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche costruttive e funzionali previste dall?allegato II, parte integrante del presente decreto.)
Articolo 6 Rilascio dei documenti di circolazione
1. Il competente ufficio del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici provvede alla reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico, che hanno superato con esito positivo l?accertamento tecnico di cui all?articolo 5, e rilascia la carta di circolazione secondo le modalit? di cui all?articolo 93, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 recante ?Nuovo Codice della Strada?, e successive modificazioni ed integrazioni.
2. Le procedure e la documentazione occorrente per la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico nonch? le eventuali annotazioni sulla carta di circolazione, sono stabilite con disposizioni del Dipartimento per i Trasporti terrestri, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici.[/color]
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30-09-10, 03:52 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-09-10, 03:56 PM da nigel68.)
Corretto, in quel caso viene richiesta solo la traduzione e la conversione della carta di circolazione estera.
Questo in teoria, e se fossimo in un paese normale ed evoluto... c?pita invece che i veicoli immatricolati in quei paesi dove l'auto non ? una mucca da mungere a fini fiscali, i libretti di circolazione non contengano tutti i dati che la famelica amministrazione italiana richiede. Ad esempio la cilindrata, che in alcuni paesi ? ininfluente ai fini della tassazione.
In quei malaugurati casi, ? necessario integrare i dati mancanti con una scheda tecnica, che non essendo fornibile da una Casa costruttrice (parlo di veicoli storici), rende nuovamente indispensabile il famoso Certificato ASI.
So per esperienza che a titolo di esempio le targhe olandesi vengono immediatamente convertite cos? come quelle tedesche. Problemi invece con quelle belghe e (mi sembra strano ma ho notizie in tal senso) inglesi.
p.s. edit: anche in italia in teoria la cilindrata non ha pi? rilevanza fiscale, ma stranamente deve essere contenuta nel libretto, oltre al peso e alle dimensioni, che possono influire sulla classificazione del veicolo. Da capire ad esempio perch? solo sui nostri libretti ci devono essere i decibel...
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S?, tutta teoria quindi, e penso che anche auto che non abbiano ancora 20 anni (quindi non di interesse storico) debbano richiedere scheda tecnica alla casa madre quasi sempre!
infatti, il libretto francese della Olds del 63 ha solo num. di telaio, n? posti, alimentazione, cavalli fiscali!
quello della Buick (carte grise de collection) non aveva alcun dato!!!!!!
(ah, e il bello che per un anno puoi girare con targhe estere e assicarazione enaturalmente quel libretto!!)
[url="http://img832.imageshack.us/i/cgbuickb.jpg/"] [/url]
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Consultando il sito dell'ASI ho trovato questa: [url="http://www.asifed.it/download/ita_circolare_4ottobre2010.pdf?idct=510&idlv=30"]Nuova circolare esplicativa del DM 17 dicembre '09[/url]
Fa un p? sorridere che per una circolare che si fa ne serve un'altra "esplicativa", per? questo ? quanto...
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E' stata abolita la circolare 170/86 e sar? quindi impossibile immatricolare presentando denuncia di smarrimento ad es. del Title o della Registration Card qualora richiesta. Potrebbe essere una manna per le societ? che procurano le apostille presso i consolati.
Tuttavia, in mancanza di questi documenti, il veicolo diventa "di provenienza sconosciuta" come specificato al punto 2.2.4 e successivo 2.2.4.2.
Quindi sembrerebbero unicamente (in caso di veicolo storico importato dagli USA) da assolvere gli obblighi IVA tramite le documentazioni doganali....
Sembrerebbe...
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La circolare 170 era tra le pi? sensate e utili mai emanate.....
Ovviamente in Italia le cose buone vengono cancellate....
Complimenti ai registri storici, che probabilmente manco la conoscevano, per non essersi battuti per conservarla....
E che i sostenitori delle associazioni senza scopi di lucro non mi vengono a dire che i registri non c'entrano.....il decreto ? stato fatto sentendo proprio loro.....
Qundi W le apostille.....
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Avendo introdotto la "categoria" VEICOLI DI PROVENIENZA SCONOSCIUTA, la circolare 170 non aveva pi? ragione di esistere.
E poi diciamocelo chiaramente: se ne ? fatto ampio abuso di quella circolare...
@dragone: il decreto ? stato fatto "sentendo" i registri storici, ma non necessariamente "ascoltandoli". Questo decreto ha parecchi difetti, il meno importante ? proprio l'abolizione della 170...
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03-11-10, 12:29 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-11-10, 12:42 PM da Sunnybob.)
Se l'ASI non condivide l'abolizione della circolare 170 o qualche altra parte di questo schifoso decreto, faccia qualcosa visto che ha migliaia di soci. Li (ci) mobiliti...
Altrimenti ? la solita aria fritta di un ente pi? preoccupato della propria egemonia che non dell'interesse dei soci.
Edit:
Ah... dimenticavo. Ed ovviamente il risultato di questo decreto ? un incremento vertiginoso dei veicoli che passano dalla Germania o dall'Austria. In definitiva tutto come prima ma a costi esorbitanti... Bel passo avanti.
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[quote name='er wagone' post='317751' date='3/11/2010, 11:09']Avendo introdotto la "categoria" VEICOLI DI PROVENIENZA SCONOSCIUTA, la circolare 170 non aveva pi? ragione di esistere.
E poi diciamocelo chiaramente: se ne ? fatto ampio abuso di quella circolare...
@dragone: il decreto ? stato fatto "sentendo" i registri storici, ma non necessariamente "ascoltandoli". Questo decreto ha parecchi difetti, il meno importante ? proprio l'abolizione della 170...[/quote]
Spero che non ti capiti mai di perdere un documento in futuro Sergio, altrimenti vedi come come trovi 100 ragioni per far esistere la circolare.....
In ogni caso non si spara a tutti per colpire pochi.....
Questo schifo di DM, impreciso e tecnicamente sbagliato in alcune parti non ? opera di qualche ministro (la maggioranza non ha nemmeno la patente), ma sono i registri ad aver partorito la stesura.
E non poteva essere altrimenti vista la competenza dei politici.....
Quindi chi ce l'ha messa nel culo ? proprio chi tu difendi.....
La circolare 170 era la pi? democratica tra quelle mai fatte, ammetteva cioe di poter perdere un documento e porvi rimedio.....
Ma che vuoi che interessa agli alti ranghi di chi dovrebbe fare i nostri interessi, loro possono perdere anche una villa.....tanto mica si ricordano quante ce ne hanno grazie a noi.....
[quote name='Sunnybob' post='317754' date='3/11/2010, 11:29']Se l'ASI non condivide l'abolizione della circolare 170 o qualche altra parte di questo schifoso decreto, faccia qualcosa visto che ha migliaia di soci. Li (ci) mobiliti...
Altrimenti ? la solita aria fritta di un ente pi? preoccupato della propria egemonia che non dell'interesse dei soci.
Edit:
Ah... dimenticavo. Ed ovviamente il risultato di questo decreto ? un incremento vertiginoso dei veicoli che passano dalla Germania o dall'Austria. In definitiva tutto come prima ma a costi esorbitanti... Bel passo avanti.[/quote]
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[quote name='nigel68' post='317710' date='3/11/2010, 00:20']E' stata abolita la circolare 170/86 e sar? quindi impossibile immatricolare presentando denuncia di smarrimento ad es. del Title o della Registration Card qualora richiesta. Potrebbe essere una manna per le societ? che procurano le apostille presso i consolati.
Tuttavia, in mancanza di questi documenti, il veicolo diventa "di provenienza sconosciuta" come specificato al punto 2.2.4 e successivo 2.2.4.2.
Quindi sembrerebbero unicamente (in caso di veicolo storico importato dagli USA) da assolvere gli obblighi IVA tramite le documentazioni doganali....
Sembrerebbe...[/quote]
Vorrei capire un attimo Nigel: "Sembrerebbe" si riferisce al fatto che la cosa non ? ancora ben definita o che hai prove di casi simili che sono andati in maniera differente?
Io l'avevo intesa che essendo un veicolo di provenienza sconosciuta si assumeva che la macchina ? gi? sul territorio italiano e che non ci siano da versare gli oneri doganali. Come paese di provenienza cosa pu? essere dichiarato se non ho uno straccio di documento originale? ? o non ? di provenienza sconosciuta?
Sono molto interessato a questa cosa perch? potrebbe essere l'unica via di scampo per sperare di rimettere su strada la mia Trans Am.
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Il D.M. non ne parla, perch? non tratta di materia fiscale, ma quando si presentano tutte le pratiche per l'iscrizione alla cosiddetta "anagrafe dei veicoli" contestualmente all'immatricolazione, occorre dimostrare di aver assolto l'IVA.
Quindi o c'? un documento d'acquisto comunitario, o una fattura italiana o la fattura (bill of sale, bill of landing)+bolla doganale se extra UE.
Se non c'? alcuno di questi documenti ? impossibile (ma lo era anche prima) immatricolare una vettura: non ? mai stato permesso avvalersi della 170/86 per dichiarare lo smarrimento della bolla doganale.
Il D.M. disciplina solamente le procedure tecnico-amministrative per i veicoli storici di cui, verosimilmente, non si possono ottenere le caratteristiche tecniche dal costruttore. I requisiti fiscali invece, sono immutati.
In precedenza c'era tuttavia un escamotage, visto che adesso "si pu? dire" non essendo pi? possibile: grazie alla 170/86 si dichiarava smarrita la documentazione comunitaria (es. un'immatricolazione francese) et voil? che gli adempimenti iva erano assolti, trattandosi di un veicolo usato di origine comunitaria
Era un reato. E oltretutto sanzionabile pesantemente in caso di -fortuita- comunicazione da parte degli organi di Polizia italiani allo Stato membro dell'avvenuto smarrimento di una tal targa, magari di fantasia.
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A me piacerebbe parlare, da vicino, al Dott. Ing. Amedeo Fumero. Magari a cena, per capire se si tratta di un essere umano o di un marziano travestito.
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[quote name='Sunnybob' post='317839' date='3/11/2010, 16:22']A me piacerebbe parlare, da vicino, al Dott. Ing. Amedeo Fumero. Magari a cena, per capire se si tratta di un essere umano o di un marziano travestito.[/quote]
L'ultima parola credo sia la soluzione al tuo dilemma
In ogni caso nei ritagli di tempo sto scrivendo, sulla base del DM, un testo che vorrei porre a tutti voi...
Una specie di DM dal mio punto di vista.
Sarebbe bello, una volta finito, con i cambiamenti da voi proposti, porlo all'attenzione di pi? Enti di competenza possibili....
Sicuramente non ci cager? nessuno, ma non si pu? mai sapere il potere di internet......
Magari l'USACARSFORUM diventa il primo forum a proporre una Legge semplice e giusta nel settore....
Gi? cos? siamo un punto di riferimento del panorama d'epoca in Italia e non parlo solo di semplici utenti.....
Ci leggono in molti, belli e brutti, grandi e piccini, ministri e "presidenti"........
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[quote name='dragone' post='317849' date='3/11/2010, 17:05'][quote name='Sunnybob' post='317839' date='3/11/2010, 16:22']A me piacerebbe parlare, da vicino, al Dott. Ing. Amedeo Fumero. Magari a cena, per capire se si tratta di un essere umano o di un marziano travestito.[/quote]
L'ultima parola credo sia la soluzione al tuo dilemma
In ogni caso nei ritagli di tempo sto scrivendo, sulla base del DM, un testo che vorrei porre a tutti voi...
Una specie di DM dal mio punto di vista.
Sarebbe bello, una volta finito, con i cambiamenti da voi proposti, porlo all'attenzione di pi? Enti di competenza possibili....
Sicuramente non ci cager? nessuno, ma non si pu? mai sapere il potere di internet......
Magari l'USACARSFORUM diventa il primo forum a proporre una Legge semplice e giusta nel settore....
Gi? cos? siamo un punto di riferimento del panorama d'epoca in Italia e non parlo solo di semplici utenti.....
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[/quote]
hai gi? la mia firma, qualunque cosa tu scriva, non potr? essere peggio di quello che c'? adesso
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[quote name='Firebird76' post='317772' date='3/11/2010, 12:25']Sono molto interessato a questa cosa perch? potrebbe essere l'unica via di scampo per sperare di rimettere su strada la mia Trans Am.[/quote]
Forse ho la soluzione ai tuoi problemi...
Tra l'altro del tutto legale, un po macchinosa, ma credo decisamente efficace.....
Diciamo che prima di metterla su strada la dovresti mettere "sotto" la strada.....
Con un ritrovamento del genere riempi una pagina di giornale tra l'altro......
Oltre che immatricolare la vettura diventi pure famoso.....
[quote name='Sunnybob' post='317851' date='3/11/2010, 17:20']hai gi? la mia firma, qualunque cosa tu scriva, non potr? essere peggio di quello che c'? adesso [/quote]
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[quote name='nigel68' post='317820' date='3/11/2010, 14:17']Il D.M. non ne parla, perch? non tratta di materia fiscale, ma quando si presentano tutte le pratiche per l'iscrizione alla cosiddetta "anagrafe dei veicoli" contestualmente all'immatricolazione, occorre dimostrare di aver assolto l'IVA.
Quindi o c'? un documento d'acquisto comunitario, o una fattura italiana o la fattura (bill of sale, bill of landing)+bolla doganale se extra UE.
Se non c'? alcuno di questi documenti ? impossibile (ma lo era anche prima) immatricolare una vettura: non ? mai stato permesso avvalersi della 170/86 per dichiarare lo smarrimento della bolla doganale.
Il D.M. disciplina solamente le procedure tecnico-amministrative per i veicoli storici di cui, verosimilmente, non si possono ottenere le caratteristiche tecniche dal costruttore. I requisiti fiscali invece, sono immutati.
In precedenza c'era tuttavia un escamotage, visto che adesso "si pu? dire" non essendo pi? possibile: grazie alla 170/86 si dichiarava smarrita la documentazione comunitaria (es. un'immatricolazione francese) et voil? che gli adempimenti iva erano assolti, trattandosi di un veicolo usato di origine comunitaria
Era un reato. E oltretutto sanzionabile pesantemente in caso di -fortuita- comunicazione da parte degli organi di Polizia italiani allo Stato membro dell'avvenuto smarrimento di una tal targa, magari di fantasia.[/quote]
... questo ? un gran casino! mi ritrovo quindi in una situazione non prevista dal legislatore...cosa dovrei fare a questo punto?
Possibile non sia previsto che dei documenti doganali vadano persi?
Sono parecchio "sfavato" al momento...speravo di aver trovato la strada ma invece mi viene detto nuovamente che avrei problemi alla dogana...chiss? che casino verrebbe fuori...la macchina va in controversia doganale e poi tanti saluti....
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[quote name='dragone' post='317854' date='3/11/2010, 17:31'][quote name='Firebird76' post='317772' date='3/11/2010, 12:25']Sono molto interessato a questa cosa perch? potrebbe essere l'unica via di scampo per sperare di rimettere su strada la mia Trans Am.[/quote]
Forse ho la soluzione ai tuoi problemi...
Tra l'altro del tutto legale, un po macchinosa, ma credo decisamente efficace.....
Diciamo che prima di metterla su strada la dovresti mettere "sotto" la strada.....
Con un ritrovamento del genere riempi una pagina di giornale tra l'altro......
Oltre che immatricolare la vettura diventi pure famoso.....
[/quote]
Marco, sono tutto orecchie...sia qui che in privato...non so pi? dove sbattere la testa per questa macchina... a volte mi domando in che razza di paese viviamo! come mi dicesti tu tempo fa ? un mio diritto poter guidare una macchina che mi appartiene ma chiunque io interpelli mi dice "non si pu? fare" "non so..." "prova a chiedere ma..." etc...anzi, ti ringrazio pubblicamente che mi hai aiutato molto in passato anche se purtroppo sono ancora al punto di partenza (anche se sicuramente sono pi? informato)
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Ho riportato per intero gli articoli del decreto che riguardano i mezzi di origine sconosciuta e quelli di provenienza estera.
Come dice Nigel, non viene specificato su questo documento la procedura riguardante i documenti doganali trattandosi di appunto di un testo di tipo "tecnico amministrativo" sull'immatricolazione di auto d'epoca. Leggendo la parte che ho sottolineato per? si trova un accenno alle procedure di natura fiscale al punto 2.2.4 . A questo punto mi vien da chiedere: siamo sicuri che per veicoli di provenienza sconosciuta vada comunque dimostrato di aver assolto al pagamento dell'i.v.a.? perch? non c'? alcun riferimento al punto 2.2.2 francamente ? piuttosto contrintuitivo...se l'ho ritrovata ? ovvio che qualcuno ha dovuto sdoganare la macchina in passato pagandoci quanto dovuto.
Sto aspettando ancora una risposta dall'asi su questa faccenda, per ora tutto tace. Che senso avrebbe fare una norma sull'immatricolazione di veicoli ritrovati per caso e senza documenti e poi richiedere per forza una bolletta doganale? c'? qualcosa che non mi torna...
Scusate il pippone ma non riesco a districarmi bene col burocratichese...non ? il mio forte...so solo che vorrei tanto guidare questa macchina e invece tutto quello che ho potuto fare finora ? cercare di interpretare un mondo a me finora estraneo come le dogane, motorizzazioni etc...spero possiate aiutarmi...
2.2.2. Veicoli di origine sconosciuta
a) Iscrizione al Registro
l?iscrizione al Registro ? subordinata all?acquisizione di: - una dichiarazione rilasciata da ciascuna impresa di autoriparazione intervenuta nei
lavori di recupero e/o ripristino e/o manutenzione e/o verifica del veicolo, attestante il tipo di lavori eseguiti e la esecuzione degli stessi a regola d?arte, firmata dal rappresentante legale dell?impresa medesima, con particolare riferimento agli aspetti strutturali, al gruppo propulsore, ai sistemi di frenatura e di sterzo, ai dispositivi silenziatori, nonch? ai componenti della carrozzeria;
- una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa dal richiedente il certificato medesimo, relativa allo stato di corretta conservazione del veicolo, alla data e al luogo di rinvenimento dello stesso, al luogo e alle modalit? di conservazione.
b) Accertamento dei requisiti di idoneit? alla circolazione
La domanda di visita e prova, a norma dell?art. 75 del CdS, deve essere presentata, per i
veicoli la cui data di costruzione ? anteriore al 1? gennaio 1960, al competente Centro Prova Autoveicoli (CPA), per i veicoli costruiti a partire dal 1? gennaio 1960 al competente UMC.
La competenza ? stabilita secondo quanto previsto dall?art. 236 del Regolamento di esecuzione del CdS.
Alla suddetta domanda di visita e prova, compilata sul mod. TT 2119, deve essere, tra l?altro, allegato in visione:
- certificato di rilevanza storica e collezionistica; La visita e prova ? condotta in base a quanto specificato nell?allegato II del decreto. Per le operazioni che rientrano nella sua specifica competenza il CPA,
subordinatamente all?esito positivo della visita e prova, emette il certificato di approvazione allegando copia autentica della documentazione prodotta unitamente alla domanda e prima specificata.
c) rilascio dei documenti di circolazione
Il competente UMC, sulla base degli esiti positivi della visita e prova dallo stesso effettuata ovvero sulla scorta del certificato di approvazione emesso dal CPA, rilascia i documenti di circolazione e le targhe secondo le modalit? di cui all?art. 93 del Codice della strada, annotando nelle righe descrittive ?veicolo di interesse storico e collezionistico, iscritto al n. ?? del Registro?(specificare)?, acquisisce agli atti, in allegato alla domanda, le copie dei documenti sopra citati.
d) adempimenti successivi da parte dell?UMC
l?UMC invia comunicazione dell?avvenuta riammissione alla circolazione ai competenti
organi di Polizia per gli eventuali accertamenti di competenza sull?origine del veicolo.
2.2.3. Veicoli nuovi mai immatricolati [per evitare di allungare ulteriormente il brodo ho evitato di riportare anche questo punto visto che non ? in discussione]
2.2.4. Veicoli provenienti dall?estero
Rientrano in questa categoria i veicoli provenienti dall?estero muniti di regolari documenti di circolazione. In mancanza di quest?ultimi, i veicoli sono considerati di origine sconosciuta.
I documenti di circolazione esteri ovvero la documentazione ritenuta equivalente in base alle vigenti disposizioni in materia di ?nazionalizzazione? dei veicoli, assume il valore di certificazione di origine del veicolo. Pertanto, ? da ritenersi idonea a tal fine anche la documentazione non pi? valida ai fini della circolazione nello Stato di origine. Si richiamano , nel caso di specie, le procedure amministrative vigenti in materia di nazionalizzazioni, ivi comprese quelle di natura fiscale.
a) Iscrizione al Registro
l?iscrizione al Registro ? subordinata all?acquisizione di: - una dichiarazione rilasciata da ciascuna impresa di autoriparazione intervenuta nei
lavori di recupero e/o ripristino e/o manutenzione e/o verifica del veicolo, attestante il tipo di lavori eseguiti e la esecuzione degli stessi a regola d?arte, firmata dal rappresentante legale dell?impresa medesima, con particolare riferimento agli aspetti strutturali, al gruppo propulsore, ai sistemi di frenatura e di sterzo, ai dispositivi silenziatori, nonch? ai componenti della carrozzeria; - una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa dal richiedente il certificato medesimo, relativa allo stato di corretta conservazione del veicolo, indicando il luogo di conservazione del veicolo e le modalit? di conservazione.
b) Accertamento dei requisiti di idoneit? alla circolazione
Si specifica, innanzitutto, che a norma di quanto previsto dall?art. 7 del decreto, per i
veicoli provenienti da Paesi della Comunit? europea o dalla Spazio economico europeo, ivi compresi gli Stati ad essi assimilati, con documenti di circolazione validi ed in regola con il controllo periodico di revisione, valgono le procedure vigenti in materia di nazionalizzazione, con particolare riferimento ai casi in cui non ? prescritta la visita e prova.
Per i casi previsti, tenuto conto di quanto specificato al precedente capoverso, la domanda di visita e prova, a norma dell?art. 75 del CdS, deve essere presentata, per i veicoli la cui data di costruzione ? anteriore al 1? gennaio 1960, al competente Centro Prova Autoveicoli (CPA), per i veicoli costruiti a partire dal 1? gennaio 1960 al competente UMC.
La competenza ? stabilita secondo quanto previsto dall?art. 236 del Regolamento di esecuzione del CdS.
Alla suddetta domanda di visita e prova, compilata sul mod. TT 2119, devono essere, tra l?altro allegati in visione:
- certificato di rilevanza storica e collezionistica; - documentazione di origine del veicolo (documenti esteri); La visita e prova ? condotta in base a quanto specificato nell?allegato II del decreto. Si specifica che i veicoli di provenienza da Paesi extracomunitari debbono rispondere
alle prescrizioni di cui all?allegato II del decreto in relazione alla loro data di costruzione. Per le operazioni che rientrano nella sua specifica competenza il CPA, subordinatamente all?esito positivo della visita e prova, emette il certificato di approvazione allegando copia autentica della documentazione prodotta unitamente alla domanda e prima specificata.
c) rilascio dei documenti di circolazione
Il competente UMC, sulla base degli esiti positivi della visita e prova dallo stesso
effettuata ovvero sulla scorta del certificato di approvazione emesso dal CPA ovvero sulla scorta della documentazione estera per i veicoli provenienti da Paesi della Comunit? europea o dalla Spazio economico europeo, ivi compresi gli Stati ad essi assimilati, rilascia i documenti di circolazione e le targhe secondo le modalit? di cui all?art. 93 del Codice della strada, annotando nelle righe descrittive ?veicolo di interesse storico e collezionistico, iscritto al n. ?? del Registro?(specificare)?, acquisendo agli atti, in allegato alla domanda, copia del certificato di rilevanza storica e collezionistico, la documentazione estera e ritira, per i casi previsti dalle disposizioni in materia di nazionalizzazioni, le eventuali targhe estere.
d) adempimenti successivi da parte dell?UMC
Si ricorda che per i veicoli di provenienza CE o SEE sussiste l?obbligo di informare lo
Stato di origine dell?avvenuta immatricolazione in Italia.
[quote name='Firebird76' post='318924' date='7/11/2010, 23:42']Ho riportato per intero gli articoli del decreto che riguardano i mezzi di origine sconosciuta e quelli di provenienza estera.
Come dice Nigel, non viene specificato su questo documento la procedura riguardante i documenti doganali trattandosi di appunto di un testo di tipo "tecnico amministrativo" sull'immatricolazione di auto d'epoca. Leggendo la parte che ho sottolineato per? si trova un accenno alle procedure di natura fiscale al punto 2.2.4 . A questo punto mi vien da chiedere: siamo sicuri che per veicoli di provenienza sconosciuta vada comunque dimostrato di aver assolto al pagamento dell'i.v.a.? perch? non c'? alcun riferimento al punto 2.2.2 francamente ? piuttosto contrintuitivo... se l'ho ritrovata ? ovvio che qualcuno ha dovuto sdoganare la macchina in passato pagandoci quanto dovuto.
Sto aspettando ancora una risposta dall'asi su questa faccenda, per ora tutto tace. Che senso avrebbe fare una norma sull'immatricolazione di veicoli ritrovati per caso e senza documenti e poi richiedere per forza una bolletta doganale? c'? qualcosa che non mi torna...
Scusate il pippone ma non riesco a districarmi bene col burocratichese...non ? il mio forte...so solo che vorrei tanto guidare questa macchina e invece tutto quello che ho potuto fare finora ? cercare di interpretare un mondo a me finora estraneo come le dogane, motorizzazioni etc...spero possiate aiutarmi...
2.2.2. Veicoli di origine sconosciuta[/quote]
Quello che ho sottolineato non ? un'affermazione vera, nel senso; se uno viene in Italia e si porta la vettura al seguito ed in ingresso dichiara che ? in vacanza non paga nessun onere doganale ne IVA in quanto sta effettuando una importazione temporanea non soggetta a pagamento di nessun genere (menomale).
Se poi lascia la vettura in Italia per vari motivi, chi la ritrova pu? pensare che abbia assolto agli oneri fiscali, ma non ? cos?...
Quindi ? giusto che se non si ha nessun documento che attesta il pagamento bisogna assolvere gli oneri, ma sarebbe altrettanto giusto poter fare in modo di pagare gli oneri doganali al momento del ritrovamento, pagando l'IVA sul valore dell'auto a seconda dello stato di conservazione di essa....
Il tuo problema ? tutto qui....
IL DM che tu citi detta norme "generali" e pi? improntate sulla questione dei registri storici....
La questione fiscale, invece, concerne la Legge finanziaria....
Per i registri farti avere il certificato di storicit? esula dalla questione fiscale, ma per la motorizzazione esso diventa documento fondamentale per addivenire all'immatricolazione.
Come ti avevo consigliato devi fare un quesito alla dogana, e per conoscenza al Ministero competente, spiegando la tua situazione....
Ricorda che rimane un tuo diritto poter immatricolare e guidare una vettura di tua propriet?....
In ultimo un consiglio, non perdere tempo con i registri storici, non hanno ne la competenza ne la voglia per risolvere il tuo problema, specialmente se non versi la tangente dell'iscrizione....
Un caro saluto con un augurio di vederti presto in strada...
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