05-03-09, 09:42 PM
Se 100.000 auto sono state costruite in un modo, ed una di queste viene ritrovata a distanza di anni con differenze significative, mi pare ovvio che il proprietario, per poter dire di avere una macchina storica e corretta, deve poter documentare le sue affermazioni. Niente di pi? inattaccabile di una fattura originale di vendita.
L'asi verifica che le auto che vogliono fregiarsi del titolo di storiche siano effettivamente storiche. Non ci vedo nulla di drammatico se venga pretesa la rispondenza ai canoni costruttivi del modello in oggetto. Se una persona dice di avere una macchina costruita in modo diverso dai canoni costruttivi abituali, deve dimostrarlo. L'ASI prevede modifiche realizzate in periodo d'uso della vettura, che vengano annotate sul libretto di circolazione o siano documentate da fatture, foto e quant'altro.
QUi si confonde su quello che si poteva avere all'epoca e quello che realmente la casa montava in fabbrica. Se lo montava il dealer, non era montato dalla casa, anche se era Chevrolet. Un 427 montato sulla CAmaro 67 non si poteva avere montato dalla Chevrolet, ma un dealer poteva farlo, e lo faceva. Vedi Nickey Chevrolet o altri dealer . E emetteva delle fatture per il lavoro effettuato e le modifiche apportate. Oggi, se queste modifiche sono supportate da evidenza documentale seria ( appunto le fatture) , le macchine hanno un valore molto maggiore. E sono accettate persino dall ' ASI. Ma in mancanza di prove, si tratta solo di una Camaro 427. Bella, potente, ma non corretta come mamma Chevrolet l'ha fatta, in quanto fatta da John Smith. Perch? una Berger o una Nickey o una Yenko documentate valgono 10 volte tanto rispetto ad una Camaro modificata e basta? Il prodotto finale ? lo stesso, ma cambia chi lo ha fatto.
E il discorso del motore si applica anche alle gomme, ai cofani, agli interni e quant'altro sia diverso a come tutte le altre macchine nascevano.
L'asi verifica che le auto che vogliono fregiarsi del titolo di storiche siano effettivamente storiche. Non ci vedo nulla di drammatico se venga pretesa la rispondenza ai canoni costruttivi del modello in oggetto. Se una persona dice di avere una macchina costruita in modo diverso dai canoni costruttivi abituali, deve dimostrarlo. L'ASI prevede modifiche realizzate in periodo d'uso della vettura, che vengano annotate sul libretto di circolazione o siano documentate da fatture, foto e quant'altro.
QUi si confonde su quello che si poteva avere all'epoca e quello che realmente la casa montava in fabbrica. Se lo montava il dealer, non era montato dalla casa, anche se era Chevrolet. Un 427 montato sulla CAmaro 67 non si poteva avere montato dalla Chevrolet, ma un dealer poteva farlo, e lo faceva. Vedi Nickey Chevrolet o altri dealer . E emetteva delle fatture per il lavoro effettuato e le modifiche apportate. Oggi, se queste modifiche sono supportate da evidenza documentale seria ( appunto le fatture) , le macchine hanno un valore molto maggiore. E sono accettate persino dall ' ASI. Ma in mancanza di prove, si tratta solo di una Camaro 427. Bella, potente, ma non corretta come mamma Chevrolet l'ha fatta, in quanto fatta da John Smith. Perch? una Berger o una Nickey o una Yenko documentate valgono 10 volte tanto rispetto ad una Camaro modificata e basta? Il prodotto finale ? lo stesso, ma cambia chi lo ha fatto.
E il discorso del motore si applica anche alle gomme, ai cofani, agli interni e quant'altro sia diverso a come tutte le altre macchine nascevano.