27-03-18, 08:46 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-03-18, 08:47 AM da nigel68.)
Citazione:Non sono bravo a postare link ma se su Google postate redditometro auto storiche 2018 ci sono vari articoli, poi magari sono io che sono ignorante e ci ho capito una favaIntendo la fonte normativa, non articoli generici acchiappa-clic.
Sul primo articolo si legge:
https://www.guidafisco.it/redditometro-a...-lusso-753
"invece che riproporre una nuova versione aggiornata del redditometro 2018, l'Agenzia delle Entrate, sta puntando su altri strumenti per combattere l'evasione fiscale in Italia. Tali nuovi sistemi antievasione sono:
- la fatturazione elettronica che dal 2018 dovrebbe essere estesa ai privati;
- la trasmissione telematica dei corrispettivi;
- l'archivio dei conti correnti;
- le lettere di compliance;
- le comunicazioni IVA delle fatture e delle liquidazioni IVA, con il cd. nuovo spesometro;
- lo Split Payment PA;
- il reverse charge;
- e lo scambio di informazioni finanziarie tra 97 Paesi."
Poi però per riempire la pagina e guadagnare i suoi meritati ⬠2,00 ad articolo, l'imbecille scrive:
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"Finora il nuovo redditometro auto è stato uno strumento di controllo e verifica dei redditi dei privati che ha preso in considerazione vari aspetti della vita quotidiana di ogni persona e della famiglia in generale, facendo rientrare così negli indici di spesa anche le automobili di bassa cilindrata che quelle superiori ai 21 cv siano esse intestate al figlio che non lavora o alla moglie casalinga, o al contribuente stesso, non importa quindi se auto di lusso vecchia o nuova o se alimentata a benzina, ibrida o diesel comunque rientra nella dichiarazione dellâaccertamento sintetico del redditomentro."
Ora, seguendo un semplice ragionamento, se l'accertamento sintetico o di tipo induttivo è stato di fatto accantonato, per quale ragione riempire pagine e pagine di parole per spiegare cosa FACEVA?? In sintesi, oggi l'AdE dopo la funesta era di Befera e del suo successore, ha concentrato le risorse non su accertamenti a tappeto (che hanno avuto un effetto anti-elettorale) ma su sistemi volti ad evitare l'elusione sia dell'IVA che dell'imponibile fiscale proprio. Giusto ieri c'è stato un primo positivo bilancio dell'applicazione dello split-payment sulle fatture alla P.A. e del Reverse Charge sugli impianti.
Per cui, sostanzialmente, al netto dei titoli acchiappa-clic, non c'è alcun nuovo "redditometro" 2018 o altre novità che includano o meno le storiche nà più nà meno rispetto al passato. Cioè: in caso di accertamento per posizione contributiva irregolare, vengono messi in fila diversi elementi, tra cui le auto, le proprietà immobiliari, i conti correnti eccetera. Ma non c'è nessun nuovo redditometro 2018.
Chiederei a tutti, per evitare allarmismi, di leggere bene soprattutto le FONTI NORMATIVE e non fermarsi al primo articolo scritto chissà da chi. Della serie: se non lo leggete sul Sole 24 Ore, o se il sito è COMPLETAMENTE GRATUITO, al 99% è una puttà nata.
Notare anche come finisce l'articolo (dopo aver citato una sentenza della Cassazione senza indicarne la data, nà il numero): suggerisce di noleggiare un'auto d'epoca... chissà come mai.
"Indicare se cieco, sordo, scemo di mente o mentecatto" - Censimento del Regno d'Italia, 1861.
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