21-05-10, 08:06 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-05-10, 08:07 PM da mbar.)
Citazione:Cercher? di spiegarmi meglio.
Honda e Toyota, in particolare, sono le Marche che hanno (o, meglio, sembra abbiano) accettato la filosofia della macchina americana non appena sbarcate negi USA: Honda forniva moto e scooter alla NHRA ed arriv? a fornire l'unico motore usato per le macchine della Indy Cars; Toyota ha iniziato con i trucks della NASCAR ed ? arrivata a piazzare sulla strip un paio di Funny Cars che di giapponese non hanno nulla: sia NASCAR che NHRA pretendono motori Made in the USA, per Regolamento.
A queste mosse le Big Three non hanno risposto e la FIAT (che vorrebbe risollevare Chrysler) neppure si degna di guardare al di fuori del suo cortile (dove c'? il cavallino rampanate).
Sar?, o non sar?, (questo il succo della mia provocazione) che i giapponesi, in generale, hanno meglio capito gli americani?
Le stretegie di vendita del sol levante ricalcano quelle delle Big Three durante gli anni d'oro?
Adesso ho capito. Io non so rispondere: le corse non sono il mio pane. Ma ? sicuro che i giapponesi sono riusciti ad entrare coragiosamente nel mercato americano e hanno fatto di tutto per mantenerne saldamente la leadership: dalla presenza delle fabbriche transplant, alla produzione di grossi pick up trucks specificamente per il mercato USA, alla partecipazione alle gare. Fiat non fa testo: quella di Marchionne a me sembra solo una grande scommessa.
E Ford e Gm hanno sicuramente perso contatto con i loro clienti, ma non da oggi, dalla seconda met? degli anni '80 quando rinunciarono allo stile e filosofia automobilistica made in USA e si misero a copiare i giapponesi e gli europei. Anche all'epoca si cap? che era un gioco pericoloso (ho dozzine di articoli giornalistici dell'epoca sull'argomento): e l'hanno miseramente perso.