19-01-14, 05:42 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-14, 05:50 PM da jackoilrain.)
Ehm, sono arrivato fino a pagina 21.
Ho seguito con divertimento la discussione tra Bronzo e Nigel, e imparato ovviamente un pò di cose che non avrei mai imparato nel quotidiano.
Quello che mi sorprende però è la renitenza a considerare che ogni indivduo, con la propria auto, o oggetto che non sia di uso pubblico, possa decidere cosa e come fare. Questo nei limiti della sicurezza e del decoro stabiliti dalla comunità dove questi vive.
Se non si sa come rispondere a chi chiede quali gomme/cerchi/modifiche montare sulla sua americana,basta guardare alla realtà , e quindi chiedere se il tizio vuole avere l'auto come uscita di fabbrica, tuningata anni70, o fare una modifica di fantasia. Tutte le possibilità dovranno rispondere a requisiti di sicurezza e leggi vigenti, tutto qui.
Chiaro che se il tipo vuol montare gomme 300 e di libretto ha le 215, allora sono affari suoi a cosa andrà incontro.
E' chiaro che a seconda del paese ci sono restrizioni che arrivano perfino al colore delle frecce, è innegabile.
Quello che invece è innegabile è la rigidità che si riscontra quando si parla di scelte.
Cessoni a motore, o dei capolavori, si troverà sempre chi definirà quello che tu chiami cessone, come un capolavoro e viceversa: si chiama gusto personale.
A qualcuno non interessa la loro funzione/scopo, ma succederà anche l'opposto, ci sarà chi vede e vive l'auto giudicandola in base allo scopo per cui è stata pensata dal costruttore, senza adattarla alla sua esigenza.
Chi OSA fa la storia, chi critica e sta seduto in un angolo, perchè nella conformità ha trovato la gioia, allora benvenga per lui, ma non vada a ledere la libertà dell'altro.
L'altro potrebbe pure dirgli che, secondo la sua filosofia, il conforme alla regola, è un blocco di cemento senza vita.
La cosa "sconcertante", è che proprio i possessori di MuscleCars o Americane in generale, sono per natura il punto di rottura con lo spirito automobilistico europeo, e soprattutto contro l'acida critica italiana, che vede nella funzionalità , tutto ciò che è importante, e su questo ha seguito la sua evoluzione.
Per un italiano da uan certa età in poi, una Muscle è un'auto da *******, un blocco di ferro, una bara per suicidarsi al fiume col blocco di ghisa al collo, un cadavere vetusto venduto a peso di ferro, un'anticaglia inutilmente enorme.
Questo perchè con l'età la razionalità ammazza i sogni e l'essere entusiasti coem i bambini. Gli americani sono bambinoni, e quindi sognano e continuano a sognare facendo poi tendenza. Noi italiani invece conserviamo la storia, perchè siamo vecchi dentro di millenni. Del resto chi ha fatto la storia, è chi ha modificato la realtà , e ha inventato, a suo rischio, la novità .
Lo stesso Agnelli ha creato una realtà partendo da un sogno.
Allora?Hanno ragione loro se, tutto deve passare attraverso il "senso e la razionalità "?
Allora se esiste un albo collezionisti di auto americane,  è accettabile e ammesso che si possa avere una musclecar, altrimenti no?
Noi in primis dovremmo essere felici di poter guardare queste auto, anche le più coatte streetmachine, come il simbolo di una libertà e creatività , che noi potevamo solo sognarci.
Gli USA sotto questo punto di vista sono il paese dei balocchi, e il fatto che ancora oggi l'aftermarket consenta a chi ha fantasia di commutare la loro "alfetta" in qualcosa di diverso dal mezzo omologato, è perchè una forma d'arte e di libertà esiste ancora.
Se l'intento è girare con un pezzo da museo, allora sarà felice colui che ritiene tale l'auto che ha acquistato, ma appunto egli è libero di vivere questo sentimento senza che un redneck gli vada a dire che è uno stupido.
Il problema qui è il limite mentale da infrangere. Il limite si infrange attraverso la consapevolezza ma, all'epoca, coi mezzi tecnologici ch eavevano, le customizzazioni erano un gioco, e il risultato era quello che era. Ad oggi se vuoi modificare la tua auto, è perchè la stai personalizzando, quindi la definizione "TUA", è pertinente come non mai, perchè hai preso qualcosa che ti piaceva e l'hai personalizzata.
Il tuning odierno europeo offre probabilmente soluzioni anche funzionali nell'uso dell'auto e nella sicurezza?
Probabilmente negli USA, molto meno. O meglio: se le soluzioni ci sono, ci sono pure tante customizzazioni "pericolose".
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Ho seguito con divertimento la discussione tra Bronzo e Nigel, e imparato ovviamente un pò di cose che non avrei mai imparato nel quotidiano.
Quello che mi sorprende però è la renitenza a considerare che ogni indivduo, con la propria auto, o oggetto che non sia di uso pubblico, possa decidere cosa e come fare. Questo nei limiti della sicurezza e del decoro stabiliti dalla comunità dove questi vive.
Se non si sa come rispondere a chi chiede quali gomme/cerchi/modifiche montare sulla sua americana,basta guardare alla realtà , e quindi chiedere se il tizio vuole avere l'auto come uscita di fabbrica, tuningata anni70, o fare una modifica di fantasia. Tutte le possibilità dovranno rispondere a requisiti di sicurezza e leggi vigenti, tutto qui.
Chiaro che se il tipo vuol montare gomme 300 e di libretto ha le 215, allora sono affari suoi a cosa andrà incontro.
E' chiaro che a seconda del paese ci sono restrizioni che arrivano perfino al colore delle frecce, è innegabile.
Quello che invece è innegabile è la rigidità che si riscontra quando si parla di scelte.
Cessoni a motore, o dei capolavori, si troverà sempre chi definirà quello che tu chiami cessone, come un capolavoro e viceversa: si chiama gusto personale.
A qualcuno non interessa la loro funzione/scopo, ma succederà anche l'opposto, ci sarà chi vede e vive l'auto giudicandola in base allo scopo per cui è stata pensata dal costruttore, senza adattarla alla sua esigenza.
Chi OSA fa la storia, chi critica e sta seduto in un angolo, perchè nella conformità ha trovato la gioia, allora benvenga per lui, ma non vada a ledere la libertà dell'altro.
L'altro potrebbe pure dirgli che, secondo la sua filosofia, il conforme alla regola, è un blocco di cemento senza vita.
La cosa "sconcertante", è che proprio i possessori di MuscleCars o Americane in generale, sono per natura il punto di rottura con lo spirito automobilistico europeo, e soprattutto contro l'acida critica italiana, che vede nella funzionalità , tutto ciò che è importante, e su questo ha seguito la sua evoluzione.
Per un italiano da uan certa età in poi, una Muscle è un'auto da *******, un blocco di ferro, una bara per suicidarsi al fiume col blocco di ghisa al collo, un cadavere vetusto venduto a peso di ferro, un'anticaglia inutilmente enorme.
Questo perchè con l'età la razionalità ammazza i sogni e l'essere entusiasti coem i bambini. Gli americani sono bambinoni, e quindi sognano e continuano a sognare facendo poi tendenza. Noi italiani invece conserviamo la storia, perchè siamo vecchi dentro di millenni. Del resto chi ha fatto la storia, è chi ha modificato la realtà , e ha inventato, a suo rischio, la novità .
Lo stesso Agnelli ha creato una realtà partendo da un sogno.
Allora?Hanno ragione loro se, tutto deve passare attraverso il "senso e la razionalità "?
Allora se esiste un albo collezionisti di auto americane,  è accettabile e ammesso che si possa avere una musclecar, altrimenti no?
Noi in primis dovremmo essere felici di poter guardare queste auto, anche le più coatte streetmachine, come il simbolo di una libertà e creatività , che noi potevamo solo sognarci.
Gli USA sotto questo punto di vista sono il paese dei balocchi, e il fatto che ancora oggi l'aftermarket consenta a chi ha fantasia di commutare la loro "alfetta" in qualcosa di diverso dal mezzo omologato, è perchè una forma d'arte e di libertà esiste ancora.
Se l'intento è girare con un pezzo da museo, allora sarà felice colui che ritiene tale l'auto che ha acquistato, ma appunto egli è libero di vivere questo sentimento senza che un redneck gli vada a dire che è uno stupido.
Il problema qui è il limite mentale da infrangere. Il limite si infrange attraverso la consapevolezza ma, all'epoca, coi mezzi tecnologici ch eavevano, le customizzazioni erano un gioco, e il risultato era quello che era. Ad oggi se vuoi modificare la tua auto, è perchè la stai personalizzando, quindi la definizione "TUA", è pertinente come non mai, perchè hai preso qualcosa che ti piaceva e l'hai personalizzata.
Il tuning odierno europeo offre probabilmente soluzioni anche funzionali nell'uso dell'auto e nella sicurezza?
Probabilmente negli USA, molto meno. O meglio: se le soluzioni ci sono, ci sono pure tante customizzazioni "pericolose".
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1979 Trans Am, Black-SE