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Bravissimo!! Gran e SUPER lavoro! :ok:
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Uscivano così belle uscite da GM ???
Per questo vedo (perdonatemi il termine - spero si intenda il senso) "finte" le auto restaurate, che per quanto possano essere fatte bene (e come questa Corvette fatta fin troppo bene) le trovo ormai prive di fascino. Totalmente.
Il quality control corvette era abbastanza puntiglioso anche allora penso che si avvicini molto ad una vettura uscita dalla catena di montaggio anche perchà è stata verniciata in "
Single stage" ; per ciò che riguarda il discorso finto sono appunto delle scelte , sulla stragrande maggioranza delle auto d epoca Americane ( come anche in questo caso specifico ) , che già erano/sono state "
Rafazzonate " pseudo restaurate " in passato, non è che ci fossero alternative davvero tangibili di fare un lavoro di preservation/conservation ; pochissime a mio avviso sono le vetture che hanno tutte le carte in regola per subire tale trattamento. Quindi sorge spontanea la domanda: cosa fare con le migliaia di vettura che si sono salvate ma che sono state tenute su strada con qualsiasi mezzo anche poco ortodosso : meglio tenerle raffazzonate alla buona oppure cercare di riportarle il più vicino possibile alle loro parvenze iniziali?
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Beh a mio avviso il fattore principale è dato dal grano ($$$$) che si ha a disposizione per il restauro,molti purtroppo all'affidabilita'  preferiscono il  "Wow factor da bar".Tendenza dei neofiti coLLLLezzzzionisti
improvvisati alla fausto e furio pecchio:
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Io personalmente,con le mie capacita' e per quel che posso,cerco prima l'affidabilita' anche s magari sotto al cofano non ho tutto stock,ma almeno torno a casa !
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certo , e' ovvio ! la mia era solamente un affermazione basata alla riposta di Atevres ( il grande KUNG :ciglia: ) da cui spera possa nascere un bel dialogo come spesso succedeva in passato parlando di Mustang !
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Grazie intanto a chi ha fotto i complimenti e rispondo a turiddu Gangi Chevytriecinquanta:
-hai ragione nel dire che per restaurare una macchina, come da concorso, ci vuole capacità monetaria.
Questa vettura e in particolare la motorizzazione di cui dispone, la fa entrare in una categoria più alta, rispetto ad altre 62 base.
Una normale 62, negli Usa la trovi su cifre che variano dai 60 agli 80 mila dollari, a seconda logicamente delle condizioni e se in possesso di parti originali.
Una 340 parte da circa 90 ed arriva a 130 mila.
Quando Adriano l'acquistò, non era proprio quello che gli avevano promesso, ma fu quasi mezza truffa, perchè non era l'auto proposta nelle foto.
Motorizzazione e cambio non corretti, colore interni ed esterni di fantasia, cerchi e gomme, pure e finiture che lasciavano a desiderare, come pure un'accentuata mancanza di parti più o meno fondamentali, ma necessarie per completare un'auto come si deve.
Quando la smontai ebbi subito la senzazione che era stata usata un qualche track, vuoi le svariate mani di vernice che ho trovato, i fori nascosti sulla cupoletta della strumentazione, per attaccare un supplemetare contagiri, le parti collisionate sul fronte e l'usura dei componenti, nonchè la sparizione del suo 327-340.
Con Adriano, si decise subito di partire alla ricerca dei corretti componenti e fortunatamente negli Usa, chi cerca, trova e, come in certi casi, a caro prezzo.
Poi la macchina doveva essere visibile e più possibile in stile NCRS, quindi con tutte le finiture e dettagli, come da uscita di fabbrica.
Per la scocca, che ricordo essere in vetroresina, si è optato per una finitura superiore, perchè normalmente guardandole di lato, dovresti vedere l'imperfezione dovuta a qualche ondulamento della fibra e in questa si nota quasi nulla.
Si è usato il rosso diretto e non con lacca trasparente, quindi come allora, logicamente i prodotti sono migliorati nel tempo e questo Roman Red è costato molto come colore di base al kg.
Siamo d'accordo che sarà una macchina non da tutti, ma guardiamoci attorno e io lo faccio quotidianamente, ci sono proprietari di auto Usa, del valore di 15, maxx. 20 mila euro, che spendono altrettanti soldi, solo per il motore, portandolo magari a 8000 ed oltre di cilindrata, con potenze, che andrebbero verificate, ma enunciate in 500-600 hp, che sono tantissimi e per andare dove?
Altri che spendono soldi per stravolgere la propria auto, cambio interni, colore, marmitte cromature, effetti speciali, etc., pretendendo magari, al momento di disfarsene, di recuperare tutto lo speso.
Altri che ne acquistano due-tre-quattro, senza averne una decente.
Quindi termino questa mia con... ogniuno la vede, la pensa e agisce, in base alla propria cultura e logicamente, possibilità .
Cowmiles Clay
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complimenti, molto bella!Â
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Non voglio esser frainteso, la mia osservazione su restauro vs barnfind non era rivolto a quest'auto e a questo Restauro, del quale (io come totalmente ignorante di Corvette e amante dei lavori fatti in questo modo e con questa maestria) non è possibile eccepire nulla, per quanto sia fatto direi perfettamente.
E' una questione, forse proprio come dice Claudo "culturale" e aggiungerei anche sopratutto di "emozioni": nessun restauro mi regala le stesse sensazioni e meglio rappresenta la mia idea di auto d'epoca, che avere davanti ad un auto conservata (bene), che in ogni suo cm2 racconta il tempo passato, i suoi 30-40-50-60 e più anni.
E' vero anche come dici Adriano che c'è livello e livello, caso e caso (nel caso di questa Corvette mi sembra di capire fosse obbligatorio rifarla), però la "patina" è insostituibile e ha infinite variazioni di valutazioni economiche, date anche appunto dalle emozioni che ad ognuno (diverse tutte tra loro) può dare un qualsiasi mezzo.
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Paragoni me ne vengono in mente molti, ma tutti sono comunque opiniabili, ribaltabili, discutibili, all'infinito.
Diciamo che il più vicino alla mia preferenza di un aut conservata,è come trovarsi di fronte ad un opera d'arte che ha attraversato epoche. Sbiadita. Consunta in parte dall'umidità dell'aria, dalla luce vista, dai paesi in cui ha viaggiato ed è stata esposta. Restaurla non sarebbe un "peccato" per poterla mantenere visibile e godibile per molti anni ancora, ma per la mia cultura "filosofica" sarebbe un peccato. Perchè ogni cosa ha il suo corso, la sua vita, la sua durata, e vedere i segni della sopravivenza ai molti eventi, per me ha un fascino inestimable.
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Perdonatemi. E' "filosofia" più che argomento pratico, non voglio andare oltre per non esser preso per pazzo. :011:
Per come la vedo io (per come farei io senza ombra di dubbio) spenderei 10 o 100k per lo stesso modello di auto o qualsiasi oggetto d'epoca, che sia stato conservato bene, e che mi trasmetta emozioni vere, interiori. Se invece è un rottame, lo lascerei li al suo corso, al suo tempo, o a chi voglia scegliere diversamente da me. Non per questo sindacherei la sua scelta. Solo sarebbe diversa dalla mia.
CERTO è (potete appenderlo in garage se volete :zsarcastic4xx: e sventolarmelo se faccio diversamente) non restaurerei mai più una mia macchina, moto, ecc. Mi fermerei al solo renderla affidabile meccanicamente SE e QUANDO dovesse presentarsi la necessità (affidabile internamente, senza nemmeno ridipingere le varie parti). Per il resto, curandola e rispettandola, lascerei al tempo di fare il suo corso, e a lei assieme al mio aiuto a mantenersi "viva" e sopravvivere.
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A prescindere comunque dalle mie o altrui idee, è indubbio che davanti a un lavoro così eseguito non ci si possa che inchinare e battere le mani in segno di vero rispetto per la scelta dei procedimenti di restauro, per il risultato, per l'auto e il team che ci ha lavorato sopra. :ok:
Hai una giornata di ***** ?
Vai a leggerti il post "Stupidario" ! Per incanto ogni tristezza svanir?!
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So' di essere OT pero' su questo thread mi permette  di allargarmi un filo oltre le barriere naturali : volevo fare un esempio sempre in materia restauro VS conservazione : anni fa fu trovata la Mustang 001 la prima Mustang mai prodotta e la Ford Motor Company decise di metterla nel suo Museo; la vettura pero' aveva subito in pieno il degrado degli ultimi 50 anni; percio' una task force di volontari ed esperti in restauri della Ford fu  messa in piedi che restauro' la vettura in toto. E tutto questo malgrado il Ford Museum cerchi  di solito  di avere un aproccio piu' da convervazione VS restauro! Bloomington Gold con le Corvette sono stati tra i primi a scrivere le linee guida per cio' che concerne i survivor e la survivor class : vedere una return spring di un carburatore mai smontata con tutta la patina del tempo e l'ossidazione del metallo non ha prezzo pero' avere una macchin di questo tipo che sia al contempo affidabile su strada e' un impresa non da poco; le tecniche di invecchiamento quando si tratta di sostituire un pezzo con uno nuovo ( NOS o OEM ma anche repro che sia) stanno diventanto sempre piu perfezionate e tutta questa euforia intorno alla macchine survivor/semi survivor o preserved fa ben sperare che davanti a macchine veramente originali, si opti non piu per un restauro nut&bolt ma solo per un lavoro di conservazione fatto con criterio. Parliamo comunque di una piccolissima percentuale di vettura che si possono permettere di ricevere un tale trattamento ..Â
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05-05-17, 11:06 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-05-17, 11:16 PM da nigel68.)
Prive di fascino secondo me sono invece le xxxxate da giostraio cromate made in China messe qua e là con l'improbabile scopo di rendere "affidabili", "godibili" e altri aggettivi del biiiip che vengono pronunciati da soggetti che di auto storiche non capiscono una beata miiiiip. E dopo questo, bannatemi pure hahahahaha :ciappa: :ciappa: :ciappa: :ciappa:Â
Grande lavoro, ma chi se ne intende sa che è normale restaurare un'auto storica di un certo livello con queste attenzioni. Ah è ovvio che km o non km non avrei MAI messo i freni wilwood ma questo è un dettaglio :zsarcastic4xx:
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06-05-17, 12:18 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-05-17, 12:24 AM da Adriano S..)
La vettura originariamente , quando la
Presi , montava già dei freni a disco 1 pistoncino che frenavano da schifo, ( penso sia il Kit basico che vendono i vari wholesaler) ; 4 freni a tamburo , dopo 20 frenata mediamente decise già tendono a tirare da una parte piuttosto che dall'altra e necessitano Sempre di fine tune , ho percio' optato per i freni a disco Wilwood e al booster per il freno. Sono state le uniche due modifiche non stock ( facilmente ripristinabile
A tamburo in poche ore di lavoro) apportate alla vettura che personalmente ritenevo importanti per guidare con più tranquillità nel traffico odierno; poi su una vette che monta cerchi i ferro con hubcaps , intravedere i freni a disco non è una cosa che cogli al primo sguardo... ma rispetto assolutamente una visione ancora più da purista con il full stock ..
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A mio avviso gli upgrade in favore della sicurezza hanno senso !
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Un dual master cylinder upgrade ha salvato letteralmente la vita di un mio conoscente ...
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Il lavoro è notevole, complimenti! :clapclap:
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Citazione:Un dual master cylinder upgrade ha salvato letteralmente la vita di un mio conoscente ...
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Anche un mio amico ha rischiato la vita, si è salvato con il freno di stazionamento e tanta strada davanti a sà .
Personalmente il single master cylinder lo vedo buono solo per musei, su strada dovrebbe essere obbligatorio per ogni veicolo avere il dual master e due linee separate.
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Citazione:Perdonatemi. E' "filosofia" più che argomento pratico, non voglio andare oltre per non esser preso per pazzo. :011:
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Non sei pazzo, questa "filologia" (più che filosofia) del restauro conservativo vs. restauro stilistico (John Ruskin vs. Viollet-le-Duc) è una questione secolare, no ti crucciare... :ok:
Italy is definitely too small for a Mustang!!!
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Citazione:Il lavoro è notevole, complimenti! :clapclap:
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Un dual master cylinder upgrade ha salvato letteralmente la vita di un mio conoscente ...
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Anche un mio amico ha rischiato la vita, si è salvato con il freno di stazionamento e tanta strada davanti a sÃ.
Personalmente il single master cylinder lo vedo buono solo per musei, su strada dovrebbe essere obbligatorio per ogni veicolo avere il dual master e due linee separate.
Ricky, ma che fai togli dalle strade tutte le 1100 o le auto inglesi anni 50 ? E' sempre il solito discorso... dual master poi hai il serbatoio dietro il paraurti che se ti tampona un Sulky finisci su Marte... :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx:
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Citazione:Ricky, ma che fai togli dalle strade tutte le 1100 o le auto inglesi anni 50 ? E' sempre il solito discorso... dual master poi hai il serbatoio dietro il paraurti che se ti tampona un Sulky finisci su Marte... :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx:
Nel 67 diventò obbligatorio su qualsiasi auto nuova proprio perchà si cominciavano a contare i morti.
Certo, alcune auto sono state progettate con soluzioni "opinabili" come ad esempio hai citato la posizione del serbatoio. Però dammi atto, una pompa freni costa poco, separare le linee è un lavoro tutto sommato semplice, e salva la vita perchà la possibilità che un cilindretto o un tubo freni perda, specie su un'auto vecchia, non è affatto una possibilità remota. Due pompate e vai dritto, non tutti hanno la prontezza di usare il freno di stazionamento, che comunque per mille motivi può non bastare, specie su auto di 2 tonnellate di stazza.
à anche per tutelare sà stessi, non in caso di incidente, ma proprio di comune uso. Se dovessimo correggere tutti gli errori di progettazione che possono influire negativamente in caso di impatto allora nessuna auto d'epoca andrebbe usata.
Ma coi freni non si scherza, mai.
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Eh lo so, ma credo giustamente (perchà ognuno ha un background diverso) tu ti basi sulla tua esperienza, e altrettanto giustamente non hai le gomme tessili sulle tue auto. Ma io che ho imparato a guidare le storiche partendo da una 1200 Osi e una Augusta del 1935 è chiaro che non mi passi nemmeno per l'anticamera del cervello di intervenire sui freni per migliorarli... Per me una storica deve andare come andava all'epoca, lo so che rischio e rischio molto. Ma dato che punto sul fattore statistico (non ci vado al lavoro con le storiche nà mai lo farò), rischio meno di qualche scemo che si fa fotografare sul tetto di un locomotore ad esempio, e mi basta così... :ciappa: :ciappa: :ciappa:
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Adriano, procura il necessario e la riportiamo com'era! :zpugil:
Non è che grazie all'impianto frenante upgradato, la macchina si fermi in metà tempo e spazio, ma almeno ti da la possibilità di avere una frenata regionevole, poi è sempre tutto in base al peso e alla potenza del mezzo! :ph34r:
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Citazione:Â
Ricky, ma che fai togli dalle strade tutte le 1100 o le auto inglesi anni 50 ? E' sempre il solito discorso... dual master poi hai il serbatoio dietro il paraurti che se ti tampona un Sulky finisci su Marte... :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx: :zsarcastic4xx:
Nel 67 diventò obbligatorio su qualsiasi auto nuova proprio perchà si cominciavano a contare i morti.
Certo, alcune auto sono state progettate con soluzioni "opinabili" come ad esempio hai citato la posizione del serbatoio. Però dammi atto, una pompa freni costa poco, separare le linee è un lavoro tutto sommato semplice, e salva la vita perchà la possibilità che un cilindretto o un tubo freni perda, specie su un'auto vecchia, non è affatto una possibilità remota. Due pompate e vai dritto, non tutti hanno la prontezza di usare il freno di stazionamento, che comunque per mille motivi può non bastare, specie su auto di 2 tonnellate di stazza.
à anche per tutelare sà stessi, non in caso di incidente, ma proprio di comune uso. Se dovessimo correggere tutti gli errori di progettazione che possono influire negativamente in caso di impatto allora nessuna auto d'epoca andrebbe usata.
Ma coi freni non si scherza, mai.
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Quoto in pieno !! Due o 3 anni fa con la Camaro di ritorno a un raduno a Milano in autostrada mi si è spaccato il tubo dei freni del retro...meno male che ha due vaschette...e a parte la prima pompata lunga e il retro dell'auto davanti che me lo vedevo venire contro.....sterzata a destra e ripompata....e sono ancora qui con l'auto intatta, altrimenti non so!! Anche il freno a pedale...a me non viene di cercarlo...l'abitudine ti fa cercare il freno a mano...che non c'è !! Mi ha salvato l'occhio allo specchio e la sterzata !! Â
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Ma qui il freno è a mano e alla sinistra, non a pedale. :approv:
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Citazione:Eh lo so, ma credo giustamente (perchà ognuno ha un background diverso) tu ti basi sulla tua esperienza, e altrettanto giustamente non hai le gomme tessili sulle tue auto. Ma io che ho imparato a guidare le storiche partendo da una 1200 Osi e una Augusta del 1935 è chiaro che non mi passi nemmeno per l'anticamera del cervello di intervenire sui freni per migliorarli... Per me una storica deve andare come andava all'epoca, lo so che rischio e rischio molto. Ma dato che punto sul fattore statistico (non ci vado al lavoro con le storiche nà mai lo farò), rischio meno di qualche scemo che si fa fotografare sul tetto di un locomotore ad esempio, e mi basta così... :ciappa: :ciappa: :ciappa:
Hai ragione quasi al 100%...dico quasi perche' quando si tratta di sicurezza ,nella nostra vettura,a doverci preoccupare non e' solo la nostra incolumita' ,ma anche quella degli altri....
tant'e' che sto pensando seriamente di upgradare il sistema frenante.
Dubito...ergo sum.
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non fanno una piega i ragionamenti riguardo l'upgrade,ma,un tubo del freno NON si deve rompere,se il tubo di un freno si rompe,e' perche' e' vecchio e "consumato" dalla ruggine e non tiene più' la pressione,oppure come spesso vedo e' stato rifatto in rame,cosa sbagliatissima,oppure e' stato fatto allamminchia senza il doppio cono come e dove previstoâ¦â¦.
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