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Hot rods, hot rodders ed hot rodding
@funny car



non fine agosto...meta'.

sono arrivato a LosAngeles il giorno 8 agosto...prese le moto li e ci siamo diretti subito verso Bonneville.

ci abbiamo messo ( con molta calma) circa 3 giorni...siamo arrivati il venerdi a mezzogiorno..

il venerdi e' di prove...infatti non si pagava.

Il lago era mezzo allagato..soprattutto l'ingresso...c'era un grosso guado da fare....e il sale ci ha rovinato le moto ( bruciando mezzo impianto elettrico alla wide glide di un amico).

il sabato e la domenica erano i giorni migliori...siamo stati ospiti di jimmishine ( quello vero..) al box della So.Cal....( ho postato delle foto nelle pagine 5 e 6 nella discussione "hot rod in italia")..

La sera tutti al Nuggets....un casino' a 10mt dalla linea di confine tra lo Utah e il Nevada....(assurdo..una striscia che divide west wendover da wendover...e solo la parte della citta' nel nevada e' piena di casino'...hihihihi).

siamo ripartiti il lunedi'.....inutile qualsiasi commento.

C'era anche Zero engigneriing....ha corso con dei bobber mostruosi..

L'atmosfera era incredibile...assolutamente rilassata e fraterna...moltissimi partecipanti over 50....famiglie complete che lavoravano tutti insieme...mamma al catering...padre e figlio alla meccanica..e FIGLIA alla guida..

vabbe'...concludo dicendo che ho dovuto per forza lavarmi i jeans usati in quei tre giorni....ma li avrei voluti tenere cosi come erano...DURI E BIANCHI...sembravano di cartone...il sale e' davvero una sensazione unica.

e troneggiavano davvero le magliette "save the salt"...
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<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked:

Grazie JimmyShine: ? proprio quello che volevo dicesse qualcuno che non fossi io.

Soprattutto i jeans bianchi di sale e duri come il cartone.

Grazie.

funnycar

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"La mente umana ? come il paracadute: funziona solo se ? aperta" (Louis Pauwels e Jaques Bergier)

Stay hungry, stay foolish

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ehehehehe io ancora non ci dormo la notte..

e pensare che poi...Jimmyshine lo abbiamo ribeccato alla So.cal a Pomona ( tempo fa ha costruito un bobber pauroso ed ' stato venduto proprio ad una persona di Roma) e ci ha mostrato il loro garage....lasciamo stare ogni commento.

il pomeriggio poi ci ha invitato a casa sua...per farci vedere il pickup del 34 che ha costruito lui...(quello che tempo fa aveva le croci di guerra sulle porte) con flathead e compressore volumetrico..

I giorni seguenti in giro per Boyd Coddigton e Wes Coast Choppers....merita uno stop anche la ET Wheels..

Ah...sembra ieri..

nel mio armadio custodita gelosamente c'e' la t-shirt So.Cal bianca autografata....

Nell'interno delle portiere della mia corvette di sono gli adesivi dell'ingresso a Bonneville numerati....

Ho il cappellino beige della SpeedWeek 2007...( senza un cappello sarebbe morta anche una lucertola)..sull'appendiabiti...

ho tanti ricordi...

e tanta nostalgia..
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[quote name='JimmyShine' post='94821' date='4/12/2007, 12:44']ehehehehe io ancora non ci dormo la notte..

e pensare che poi...Jimmyshine lo abbiamo ribeccato alla So.cal a Pomona ( tempo fa ha costruito un bobber pauroso ed ' stato venduto proprio ad una persona di Roma) e ci ha mostrato il loro garage....lasciamo stare ogni commento.

il pomeriggio poi ci ha invitato a casa sua...per farci vedere il pickup del 34 che ha costruito lui...(quello che tempo fa aveva le croci di guerra sulle porte) con flathead e compressore volumetrico..

I giorni seguenti in giro per Boyd Coddigton e Wes Coast Choppers....merita uno stop anche la ET Wheels..

Ah...sembra ieri..

nel mio armadio custodita gelosamente c'e' la t-shirt So.Cal bianca autografata....

Nell'interno delle portiere della mia corvette di sono gli adesivi dell'ingresso a Bonneville numerati....

Ho il cappellino beige della SpeedWeek 2007...( senza un cappello sarebbe morta anche una lucertola)..sull'appendiabiti...

ho tanti ricordi...

e tanta nostalgia..[/quote]



la prossima volta che ci vedremo...mi inviterai a casa tua e mi farai vedere le varie ORE di riprese che hai fatto li!!!!!!! :pigna:



Antonio
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1985 Chevrolet Celebrity Wagon 2.8 v6
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ma zitto anto'....che devo ancora prende il DVD che hanno fatto gli altri..
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[quote name='JimmyShine' post='95014' date='5/12/2007, 15:07']ma zitto anto'....che devo ancora prende il DVD che hanno fatto gli altri..[/quote]



...e che stai ad aspetta????????SBRIGHETEEEEEEEEEEEEEEEEEE... :hahahah:



Antonio
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1985 Chevrolet Celebrity Wagon 2.8 v6
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Ho letto, in questi giorni, molti post(s) di altri topic(s).

Ho pensato a lungo sul come rispondere a chi si sente ?tradizionalista? ed a chi, al contrario, ? un pochino pi? ?futurista?.

La prima considerazione che mi ? venuta in mente riguarda la ?prima generazione? degli hot rodders, quelli nati intorno agli anni trenta o prima, i famosi teenagers che hanno iniziato il movimento o fenomeno di costume che dir si voglia.

Era gente che vedeva l?auto come un miraggio, che ?prendeva a prestito? l?auto di pap? e nonno, che poteva sperare nel regalo di un rottame nel caso in cui pap? e nonno non avessero deciso di darla indietro?era gente che ballava al suono di bands come quella di Glenn Miller e di Duke Ellington?gente che non aveva la possibilit? di frequentare la High School e, men che meno l?Universit??che lavorava nei campi o negli ascensori di un Grande Magazzino e guardava, solo guardava, chi si poteva permettere l?auto ?propria?: gente come tutti noi (o quasi) con problemi di lavoro, di famiglia, di ragazza, di amici: ma hanno vissuto pi? o meno oltre sessant?anni fa il loro momento migliore, non dimentichiamolo.

Per loro la necessit? di modificare un?auto, ripeto e sottolineo ?necessit??, rappresentava un atto liberatorio, una ribellione sottotono od una protesta mascherata attraverso la quale far capire che ?non serve un?auto nuova per andare veloce: me la faccio Io (con la I maiuscola)?.

Pensate a noi: disponibilit? zero ed una Fiat Punto in regalo da pap?. Come dice qualcuno in un altro topic: ?mi fa schifo?. E? vero. La Ford T era ?la macchina? per l?impiegato, il Dottore, l?Avvocato, il rappresentante. La Fiat Punto di allora.

L?ingenuity di quella gente (la cui memoria io personalmente venero) ha letteralmente inventato (e per questo meriterebbero un Nobel postumo) un modo nuovo di considerare l?automobile, prima e successivamente altri mezzi dotati di motore: ? troppo alta, la abbasso; ? troppo larga, la restringo; ha troppi accessori che non mi piacciono, li tolgo o li cambio; ? troppo lenta? incomincio a smontarla, ritorno a Scuola e frequento un corso serale per meccanici, giro per discariche in cerca di pezzi, parlo, chiedo e mi informo tra i miei amici, vado a lavorare senza paga alla stazione di servizio. Questi erano gli hot rodders di prima generazione. Chiedevano a Vic Edelbrock Sr. di procurare un collettore di aspirazione come il suo od a Stu Hilborn la copia del suo prototipo dell?impianto di iniezione, essendo disposti a lavorare per mesi non intorno alle macchine, nello junkyard a scopare per terra, a portar via i rifiuti, a svuotare fusti di olio bruciato o montagne di spazzatura: imparando senza un cent di paga ed almeno dodici ore di facchinaggio. Quando Edelbrock e Hilborn erano illustri sconosciuti ma ci sapevano fare: solo quello.

Quella gente aveva solo qualche modello di auto da sognare, la Cadillac, la Packard, l?Imperial dei divi di Hollywood che si sapeva benissimo nessuno (tra i teenagers) avrebbe mai potuto guidare?

Non hanno scelto Glenn Miller come musica da ascoltare alla radio, perch? c?era solo quello (o Caruso con le romanze liriche) e la pubblicit? della Palmolive che interrompeva i programmi. Non hanno potuto scegliere i jeans per la loro divisa, perch? i jeans erano usati (importati dall?Italia) anche dai raccoglitori di cotone negli Stati del profondo Sud, roba da poveri disgraziati, insomma.

Se nel 1953 Zora Arkus-Duntov affermava che ?ad uno hot rodder servono almeno due anni per realizzare e testare una nuova soluzione? e si rivolgeva ai vertici GM sostenendo che gli hot rodders ?ormai rappresentano una realt?? ci rendiamo conto di che cosa erano riusciti a realizzare e, per di pi?, a trasmettere alla ?seconda generazione?? Teenagers ignoranti in meccanica e scienze collegate, poveri in canna e con una Ford T tra le mani (diciotto HP) hanno sconvolto il motorismo in tutti i suoi aspetti senza discutere sull?opportunit?, o meno, di tagliare con la torcia presa a prestito la fiancata di una T, sulla filosofia dell? engine swapping e sul costo irrisorio delle vernici ?color pastello? da applicare alla Mercury che, grigio-verde o Blu Navy (i ?surplus? militari), proprio era insopportabile.

Da questo stato di cose ? nato il fenomeno hot rodding ed ? giusto ricordarlo cos? come ? stato. Ma non dobbiamo neppure dimenticare chi ha continuato: la seconda e la terza generazione e poi ancora la quarta, quella di oggi. Senza le innovazioni di Ed ?Big Daddy? Roth, senza le avventure dei Barris Brothers (Kar Kustom Shop su HOT Rod del 1948), senza la sperimentazione dell?accountant Donald Garlits, senza le intuizioni di Wally Parks e di Bill France, noi, in Italia, non potremmo neppure discutere di hot rods. Posso aggiungere "non potremmo neppure criticarli"?

funnycar

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giu il cappello per la cultura di Funny.

<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:
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Gli hot rodders di ?seconda generazione? sono quelli che usufruirono di un corso accelerato di elettromeccanica ed idraulica sotto la guida dei sergenti istruttori dei tre corpi facenti capo a Zio Sam: i militari che combatterono la Seconda Guerra Mondiale.

Costoro, non pi? teenagers e non ancora meccanici, furono obbligati a familiarizzare, nelle peggiori condizioni immaginabili, con i marchingegni sconosciuti delle decine di migliaia di mezzi meccanici messi in campo dagli U.S.A. Dalla Jeep alle Flying Fortress fino alla corazzata Jowa ed alla portaerei Yorktown.

Il risultato ottenuto dopo il 1945 ? riassumibile nella maggior familiarit? in motori e sistemi ausiliari (piuttosto complicati), tanto da far pensare che se, prima della Guerra, era stato possibile superare le 100 mph, dopo sarebbe stato facile arrivare a 200. Infatti, nel 1949 sui Bonneville Salt Flats, si scopre che il primato detenuto dalla Auto Union (Audi odierna) con una spesa pari all?equivalente di mezzo milione di dollari, pu? essere tentato dagli hot rodders che hanno costruito e pilotato ?So-Cal Special?.

Da questo momento in avanti lo scopo non dichiarato dello hot rodder (che ormai ? cosciente di essere tale) potrebbe essere la dimostrazione dell?eccellenza: non pi? tentativi dilettanteschi di trapianto ma modifiche studiate ?anche? con l?aiuto di matematica, fisica e chimica; lasciamo perdere i bucket seat in alluminio martellato e pensiamo ad imbottirli; infine, visto che l?aereonautica e la missilistica sono le industrie con i migliori progetti avanzati, vediamo se, anche l?, troveremo qualcosa da copiare ed adattare.

Un tale nuovo fermento di idee e progetti dimostra come lo hot rodder si prefigga di essere al passo con i tempi e, possibilmente, un passo avanti, proiettato verso il futuro. Chi dice, nella prima met? degli anni sessanta (Donald Garlits e LeRoi Tex Smith), che i ?nuovi carburanti? sono importati direttamente da Cape Canaveral, ha perfettamente capito questa evoluzione sviluppatasi nei vent?anni successivi ad Hiroshima.

Contemporaneamente alla necessit? di ?progredire? (avanzare positivamente nelle realizzazioni) si tenta anche di capire da quando, come e perch? ci si ritrovi ad armeggiare intorno a telai, carrozzerie e motori: in breve si cercano ?le origini?.

Conoscenza delle origini e constatazione dei risultati conseguiti sono tipici del raggiungimento di uno stadio di ?maturit??: pienamente giustificato, quindi, capire che la misura dell?accelerazione di gravit? (Newton e la famosa 9,81 metri al secondo per secondo) ? valida soltanto per i corpi celesti e non gi? per la ?meccanica dell?uomo?: gli aerei supersonici ed i dragsters ?superano e possono superare? quel valore?(1 G)?. Dopo il superamento della barriera del suono e tempi inferiori agli otto secondi sul quarto di miglio, si ? incominciato a misurare i valori di ?G? anche per le automobili?

Ne consegue, inoltre, che lo hot rodder maturo pu? scoprire la propria ?filosofia?.

Ho letto ultimamente una critica neppure tanto velata all?opera di Picasso: ho condiviso questa posizione fino a qualche mese fa perch?, per fortuna, ho una certa predisposizione per le ?arti grafiche? e sono immodestamente orgoglioso delle mie capacit?, ma ho dovuto cambiare idea leggendo un testo scientifico (?Dietro lo specchio? di Lawrence M. Krauss, un giovane Professore in Fisica ed Astronomia, americano) nel quale si spiega come Albert Einstein e la sua teoria della relativit? siano da considerare i responsabili delle ?nuove tendenze? nelle forme d?arte contemporanea: Picasso, in altre parole, tentava di rappresentare su tela ?la quarta dimensione? introdotta da Einstein. Con Picasso gli scrittori ?ermetici?, gli scultori ?cubisti? ed i compositori di musica ?avanzata?.

A proposito d?arte, se sosteniamo che Giotto scopr? la prospettiva si potrebbe sostenere che Picasso ha tentato la quarta dimensione: molto imprudentemente io propongo che lo hot rodder, soprattutto quello cosciente di essere tale, ha scoperto, tentato ed applicato una nuova filosofia nelle realizzazioni meccaniche: l?utilizzo del ?gi? fatto? per realizzare il ?nuovo, moderno, futurista ed avanzato?. Anche quando i genitori, gli amici e gli ingegneri della GM sostengono che ?tutto questo ? impossibile?.

Sotto questo angolo visuale mi sembra di capire che lo hot rodder pu? essere definito un uomo (od una donna) la cui dinamica (cronologia dei movimenti successivi) ? indubbiamente proiettata verso il futuro, svincolata dai limiti della moda, estranea alla possibilit? di essere definita (ingabbiata in confini). E? certo oltre ogni ragionevole dubbio che gli si addice perfettamente la qualifica di ?innovatore?: anonimo, incompreso e misconosciuto, sempre innovatore, per?.

funnycar

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Se un Genio come Leonardo da Vinci, attraverso sperimentazioni e prove, afferma che ? impossibile accelerare in acqua, tutti gli ingegneri navali che gli sono succeduti nei secoli non tentano neppure di contraddirlo: ? evidente che all? aumento della potenza consegue l?aumento di massa da muovere (il propulsore pi? potente, umano o meccanico, peser? sempre di pi?) e se ne pu? ragionevolmente concludere che il problema ? del tipo ?cane che si morde la coda?, ovvero ?matematicamente e fisicamente irrisolvibile?.

Rick Hallet costruiva motoscafi da diporto per lo sci nautico ed era perfettamente a conoscenza di questi ?assunti?. Tuttavia, come uomo curioso, non disdegnava di buttare un occhio nel cortile del vicino e venne, cos?, a conoscenza di alcuni fatti che lo riguardavano direttamente od indirettamente: sapeva, ad esempio, che gli scafi applicati agli idrovolanti sopportavano ben altre velocit? che non fossero quelle di un motoscafo per famiglia e che, per di pi? il ?tre punti? da competizione (motoscafi da gara) era ben pi? veloce dei suoi. Come curioso scopr? anche che alcuni ragazzotti, pasticciando con i motori, erano riusciti ad ottenere da motori automobilistici potenze specifiche (cavallo per pollice cubo) molto appetibili.

Mettendo insieme tutti questi dati di fatto concluse che ?accelerare? in acqua, forse, non era cos? impossibile. Costru? un motoscafo il cui fondo era fatto a tunnel, mont? un 8V dotato di compressore volumetrico ed un asse di trasmissione piegato in due, fatto a V: la potenza c?era, il tunnel avrebbe ridotto la superficie bagnata (sottoposta a resistenza ottocento volte superiore a quella dell?aria) e, perfino, sfruttato ed aumentato la portanza aereodinamica, mentre la V-drive (asse di trasmissione) contribuiva a rendere maneggiabile (sei-sette metri) lo scafo.

Tutti gli elementi impiegati da Hallet (primi anni sessanta) esistevano gi?: semplicemente nessun ingegnere navale aveva pensato di poter mettere insieme quelle tre cose. I primi tentativi avvennero nel 1965-1966 e, dopo quattrocento metri di rincorsa, con partenza (quasi) de fermo, il motoscafo arriv? a far cronometrare la bella velocit? di oltre duecento chilometri all?ora. Oggi si superano agevolmente i 350 km/h.

Credo pochissime persone al mondo conoscano Rick Hallet, ma non c?? dubbio che ? impossibile non definirlo ?hot rodder?, pur se non ha mai (forse) costruito una Ford A 1932 roadster (od una T 1925)?

Con quest?ultima affermazione cercher? di spiegare ?come la penso io? a proposito di hot rods, hot rodders e hot rodding.

Seguendo, passo passo, la storia dal 10 Ottobre 1901 ? semplicemente impossibile non notare continui e stupefacenti progressi; sulla base dei quali si scopre che laddove ed ogniqualvolta la progettazione ingegneristica ha fallito i risultati ?pratici? sono stati ottenuti da una sorta di ?artigianato sperimentale?; il quale ultimo ?sembra? esercizio ludico (Lego e/o Meccano dei bei tempi andati) praticato per divertimento (ed ? vero) da giovani amanti della velocit? ma ?, in sostanza, ?professionismo sperimentale?.

Esclusivamente inventato dagli hot rodders.

Non si dovrebbe, quindi, escludere un?auto od un modello dalla possibilit? di essere definito ?hot rod? anche se si deve ammettere che la filosofia appena (faticosamente e malamente <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: ) spiegata ?non sempre ? messa in pratica?, soprattutto dalle ultime due generazioni di hot rodders.

funnycar

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Si era gi? parlato di questo, ma inserisco anche qui il mio pensiero, che ? frutto, oltre che di mie idee personali, della lettura di tutti i topic inerenti l'argomento qui sul forum... e ovviamente dei racconti/spiegazioni di "funnycar".



? palese che quando si nomina "hot rod" saltano subito alla mente determinati modelli di auto, modificati in un certo modo, con determinati componenti.



ovviamente, sono dell'idea che per realizzare un rod che si basi sulle "solite" ford, ci siano da seguire delle linee guida.. e non fare cose tipo la ford A che ho postato in topic dedicato che monta motore volvo, trasmissione 4wd ecc. altrettanto ovviamente, c'? anche da considerare che ci deve essere una giusta dose di personalizzazione, perch? altrimenti, i rod, se fossero tutti uguali, perderebbero parte del loro essere, ovvero il distinguersi dalle altre auto.



Per?, c'? da considerare una cosa... l'hot rod non ? appunto un modello preciso con precise caratteristiche, ma ? un veicolo che si ottiene con modifiche, prove, evoluzioni ecc, che fanno parte della filosofia dell'hot rodding.

Ne consegue, che questo all'atto pratico delle cose, potrebbe avvenire su qualsiasi tipo di auto, a patto appunto che sia modificata seguendo il concetto di hot rodding.



Per spiegarmi meglio, la domanda che mi ero posto ? stata: ? pi? giusto considerare un vero hot rod e di conseguenza hot rodder chi compra ad esempio un rod su base Ford model A del 32 con flathead ecc gi? bello che pronto, fatto secondo il gusto di un'altra persona, oppure ? pi? giusto nel caso di una persona che con calma mette in piedi il veicolo dei suoi sogni, prendendo parti di qua e di l?, assemblando e modificando, ma su un altra marca o modello di vettura che non sia la classica ford roadster/coup??



a voi la risposta Smile



p.s. ho scritto una cosa abbastanza sintetica perch? altrimenti finirei per scrivere un poema con mille giri di parole per spiegare tutti i pensieri che ho in testa, spero comunque di essermi riuscito a spiegare decentemente <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:
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Un hot rod pu? essere di qualsiasi marca e modello, le pi? popolari sono le Ford anni 30. Ma anche una Willys del 33 o una Chevy del 37 ? ottimo materiale. Diciamo che agli albori, erano tutte Ford per motivi gi? noti. Poi sia per la scarsit? di materia prima, sia per la noia di vedere solo certi modelli. sono diventate pi? diffuse anche auto di altre marche.
[Immagine: firma.gif]
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[quote name='venom_82' post='95791' date='10/12/2007, 13:28']Si era gi? parlato di questo, ma inserisco anche qui il mio pensiero, che ? frutto, oltre che di mie idee personali, della lettura di tutti i topic inerenti l'argomento qui sul forum... e ovviamente dei racconti/spiegazioni di "funnycar".



? palese che quando si nomina "hot rod" saltano subito alla mente determinati modelli di auto, modificati in un certo modo, con determinati componenti.



ovviamente, sono dell'idea che per realizzare un rod che si basi sulle "solite" ford, ci siano da seguire delle linee guida.. e non fare cose tipo la ford A che ho postato in topic dedicato che monta motore volvo, trasmissione 4wd ecc. altrettanto ovviamente, c'? anche da considerare che ci deve essere una giusta dose di personalizzazione, perch? altrimenti, i rod, se fossero tutti uguali, perderebbero parte del loro essere, ovvero il distinguersi dalle altre auto.



Per?, c'? da considerare una cosa... l'hot rod non ? appunto un modello preciso con precise caratteristiche, ma ? un veicolo che si ottiene con modifiche, prove, evoluzioni ecc, che fanno parte della filosofia dell'hot rodding.

Ne consegue, che questo all'atto pratico delle cose, potrebbe avvenire su qualsiasi tipo di auto, a patto appunto che sia modificata seguendo il concetto di hot rodding.



Per spiegarmi meglio, la domanda che mi ero posto ? stata: ? pi? giusto considerare un vero hot rod e di conseguenza hot rodder chi compra ad esempio un rod su base Ford model A del 32 con flathead ecc gi? bello che pronto, fatto secondo il gusto di un'altra persona, oppure ? pi? giusto nel caso di una persona che con calma mette in piedi il veicolo dei suoi sogni, prendendo parti di qua e di l?, assemblando e modificando, ma su un altra marca o modello di vettura che non sia la classica ford roadster/coup??



a voi la risposta Smile



p.s. ho scritto una cosa abbastanza sintetica perch? altrimenti finirei per scrivere un poema con mille giri di parole per spiegare tutti i pensieri che ho in testa, spero comunque di essermi riuscito a spiegare decentemente <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:[/quote]



Credo sia pi? giusto il comportamento di chi "mette in piedi il veicolo dei suoi sogni" perch? ? pi? aderente al concetto "l'uomo e la sua macchina"(hot rod).

Il binomio uomo macchina non ? compiuto se la macchina ? quella costruita "secondo il gusto di un'altra persona".

Attenzione, per?: non si pu? andare fuori tema. Hot rod deve essere realizzato secondo certi canoni, se si vuole che sia hot rod.

Altrimenti si ha una custom car, una street machine od un semplice veicolo personalizzato. La Chrysler Airflow del 1936 (vedi ultima foto nella pagina del mio sito [url="http://www.funnycar.it/html/hot_rods.html)"]http://www.funnycar.it/html/hot_rods.html)[/url] potrebbe essere discussa perch? frutto di una moda relativamente recente (dare to be different) che cerca di aggirare il problema (come dice Antonello) della mancanza di pezzi originali: in teoria, essendo del '36 potrebbe essere hot rod, in pratica la realizzazione ? quella tipica di una custom car, anche nell'aspetto.

funnycar

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[quote name='funnycar' post='95934' date='10/12/2007, 23:45']Credo sia pi? giusto il comportamento di chi "mette in piedi il veicolo dei suoi sogni" perch? ? pi? aderente al concetto "l'uomo e la sua macchina"(hot rod).

Il binomio uomo macchina non ? compiuto se la macchina ? quella costruita "secondo il gusto di un'altra persona".[/quote]



Infatti, ? proprio questo quello che volevo dire, vedo l'hot rod come una cosa molto personale, che dovrebbe rispecchiare la personalit? e i gusti del propietario, quindi ? sicuramente pi? importante il "come ? stato fatto" piuttosto che "su che modello ? stato fatto"... e sopratutto, un hot rod, va fatto, non comprato gi? pronto. (a meno che non venga poi rimodificato, ma in quel caso si spenderebbero i soldi di un rod gi? pronto per nulla).



Ad esempio, penso che Mopar (cito lui perch? ha in "cantiere" sia restauri che un hot rod) da tutte le sue auto restaurate, a fronte di lunghe tempistiche, problemi, sorprese ecc, a lavoro ultimato abbia ottenuto maggiori soddisfazioni rispetto al comprarle gi? restaurate, perch? le ha viste riprendere forma un p? alla volta, per poi dire "ce l'ho fatta". allo stesso modo, penso che avr? soddisfazioni ancora maggiori quando la sua ford del '35 sar? pronta, perch? a differenza di un restauro dove per forza di cose si deve inseguire l'originalit? e quindi quello che a suo tempo aveva fatto il costruttore, nel caso dell'hot rod ha scelto lui cosa e come fare, il top chop, la modifica al cofano posteriore, il colore.. e cos? via, scelte sue, per la SUA auto.

Ovviamente Antonello, correggimi se sbaglio <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:



p.s. ovviamente concordo, come gi? detto sul fatto che "non bisogna andare fuori tema", certo ci vogliono scelte personali e tutto il resto, ma rimanendo sempre all'interno del concetto di hot rod e hot rodding <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:
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Non lo so, non ho mai comprato una machcina gi? restaurata.....le ho tutte prese rottami.....cmq ? vero, quando riesci a finirne una la soddisfazione ? immensa.

Per un hot rod, comprarne uno gi? fatto secondo me non ha senso. E' sempre il rod di un altro. (un po come quando ti metti con la ex donna di un amico....rimane sempre la sua ex donna) .Uno in costruzione , un progetto abortito, spesso se risponde a certi tuoi parametri, ? una mossa intelligente, che ti risparmia un sacco di rogne. Mi spiego: trovo su ebay un Ford del 30, con sospensioni gi? fatte, risanato ma senza motore , ruote ed interni, beh secondo me ? un ottimo sistema per iniziare. Ti risparmi un sacco di rogne sulla parte iniziale, la pi? difficile, quella del telaio. Il resto poi lo finisci tu. Guarda la Ford del 39 che ho preso: assale abbassato, tutta la parte meccanica finita come la volevo io (flathead, sospensioni e ponte originali) il resto da fare (interpretare ? ) come voglio io. Posso gi? usarlo mentre lo restuaro. Costruirlo da zero come stiamo facendo per l'altro ? molto pi? complicato e difficile, spesso ti viene lo sconforto perch? vedi la fine molto lontana, ma sei hai la passione, tieni duro e vai avanti....te ne accorgerai (spero)
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Vedo che la pensiamo allo stesso modo <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:



in effetti, mi sono dimenticato di citare questa possibilit?, ma un cosidetto "project" ? una soluzione interessante, appunto per i motivi che dici tu, si trovano magari con gi? qualche modifica "di base", ad un prezzo interessante (a volte ho visto che tanti "svendono", perch? magari hanno bisogno di soldi e una delle prime cose che vendono ? il loro rod a met?, oppure per mancanza di tempo o problemi vari).



in parte, ho avuto esperienze simili in campo motociclistico, tipo mettere in piedi una moto della quale all'inizio i pezzi pi? grandi sono i pistoni o i singoli ingranaggi del cambio, insomma, senza avere nemmeno una vite montata, poi cominci, quando hai assemblato tutto il motore, passi al resto e ti accorgi che manca qualcosa, o che il telaio era stato modificato per un telaietto posteriore particolare che ovviamente tu non hai.. e cose simili, che in effetti ti fanno passare la voglia, poi ti riprendi superi l'ostacolo e alla fine la soddisfazione ? tanta. ma in effetti, in garage ho da un p? di tempo la moto di un amico che era in parte da ricostruire... lui mi portava i pezzi e io facevo il lavoro... solo che invece lui dopo qualche difficolt? nel trovare alcuni ricambi o comunque vedendo la spesa che saliva, si ? arreso.



ovviamente non ? la stessa cosa che costruire un hot rod da zero o quasi, per? si tratta sempre di costruire un mezzo da zero o quasi e quindi ci sono delle analogie nell'incontrare momenti di sconforto... o come dici tu, vedere la fine molto lontana
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Buongiorno a tutti, intervengo dopo aver letto, man mano che gli interventi si sono susseguiti nel tempo, tutta la discussione, per capire in senso approfondito, alcuni aspetti della filosofia hot rod, mi scuso in anticipo se commetter? degli errori di interpretazione su quanto ? stato espresso, con grande e non comune puntualit? e conoscenza, da funnycar e altri.



Riconosco che risulta difficile per un semplice e ?generico? appassionato come me esprimere dei concetti o formulare delle domande, essendo costantemente presente il rischio che chi ?ne sa di piu'? giudichi il tutto con sufficienza, ma in ogni caso questo ? un aspetto dell'apprendimento, per cui lo si pu? mettere tranquillamente in conto!



Premetto che anche a me piacciono (e molto) alcuni tipi di hot rod, ma quello che non mi ? chiaro ? quale sia il senso e lo spirito, nell'anno 2007, della costruzione di un tal mezzo, rifacendosi unicamente ai mezzi e materiali disponibili fino ad una certa data e seguendo pedissequamente quelle che adesso sono diventate ?buone regole? ma che allora non lo erano in quanto erano (scusate la ripetizione) semplicemente la conseguenza di ci? che poteva utilizzare un comune rodder con normali, o piu' facilmente, limitate, disponibilit? economiche.



Qual'? il senso di costruire un hot rod con pezzi che ormai diventano difficili da reperire anche in madre patria, non va un po' contro lo spirito che animava (come mi pare di avere interpretato) coloro che questo filone, lo hanno iniziato? (cio? basi automobilistiche diffusissime e a basso costo, di facile reperibilit? e soluzioni tecniche in alcuni casi semplici ed originali, ma magari anche approssimative).



Se si vuole fare unicamente un'operazione di tipo ?storico?, nel senso di dire ?...costruito come lo avrebbero fatto allora...?, bene, sono totalmente d'accordo, del resto ? pienamente legittimo e nessuno potr? ragionevolmente contestare un scelta di tal tipo, diverso (per me) ? il fatto di costruire un rod come la ?buona regola? non scritta (o anche s? data la grande quantit? di testi disponibili) impone, avendo la convinzione di sentirsi un rodder dell'a.d. 2007, dal momento che la situazione odierna non ? neanche lontanamente paragonabile a quanto in essere cinquanta e piu' anni fa, peraltro in un contesto totalmente diverso dal nostro!

Non diventa, se cos? si pu? dire, una scelta elitaria, e perfino un po' snobistica, per me (e ripeto, solo per me), in totale contrapposizione al concetto originario?



Inoltre c'? un altro aspetto, quanti di noi ma anche quanti di quelli che ne possiedono uno (sopratutto negli Stati Uniti, data la diffusione!), sarebbero in grado di costruire un hot rod da zero? Uno su cento? Forse neanche! A questo punto chi si pu? fregiare (ammesso che gli importi poi veramente!) della definizione di hot rodder? Ben pochi potrebbero averne la presunzione! E quindi cosa rimane del ?concetto originario? al giorno d'oggi e sopratutto in posti cos? lontani da dove ? nato il tutto?



In ultimo lasciamo perdere l'aspetto burocratico, che purtroppo oggi assume un rilievo fondamentale, quali sono i compromessi a cui scendere, ammesso che ci si riesca, per ?omologare? (parola a cui ogni rodder dovrebbe essere allergico!) quanto costruito?

Cosa costruisco un mezzo se poi non lo posso utilizzare? A qui tempi non ci si poneva certo il problema! Oggi corri il rischio di rovinarti per sempre a causa di un incidente fatto con un mezzo con quattro gomme maggiorate! Ha senso il tutto se poi deve essere ?incanalato? e ?assoggettato? ad un iter burocratico?



A tutto ci? non ho trovato una risposta (anche se nel mio piccolo ho maturato alcune convinzioni) sar? che forse l'essere ?rodder? (se il termine ? ancora usabile) al giorno d'oggi trovi espressione in altre tipologie di mezzi o attivit?? Non so!





Voi cosa ne pensate?



Saluti a tutti da fabry!
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@ fabry69



Molto interessante la tua domanda ... multipla. :banana:

Per questa ragione, come avrai capito, mopar ed io non siamo totalmente in sintonia. :ciglia:

A mio modo di vedere hot rodding ? una filosofia che pu? essere seguita anche oggi, facendo attenzione ad un certo numero di regole; per la medesima ragione distinguo, a livello temporale, le quattro generazioni di hot rodders, ad ognuna delle quali si deve abbinare il "prodotto" significativo per l'epoca nella quale sono vissuti ed hanno operato.



Forse agli inizi, od in una risposta privata, ho affermato che non capisco l'esborso di cifre folli (mi pare si sia arrivati ad oltre 1.500.000 US$) per ottenere un veicolo perfetto ma pensato e realizzato da dozzine di artigiani evoluti: in breve dopo aver detto "vorrei un coupe Ford del 1936 allo stato dell'arte", tutto ci? che dovresti fare ? metter mano a carta di credito o libretto degli assegni: solo per vincere un trofeo alto un paio di metri ed apparire su qualsiasi media dedicato. E' logico pensare che non guiderai MAI quella vettura, dovrai assicurarla come una diva e custodirla come fosse il Vicepresidente USA.



Questo non ? hot rodding: onestamente non saprei neppure come definirlo.



I "vecchi" hot rods non sono sopravissuti "tutti" al tempo che passa e gi? nel 1972 ci si chiedeva se fosse opportuno usare le repliche in fiberglass.



Per questa ragione difendo la tesi secondo la quale ingenuity, craftmaship e trial and error devono essere "alla base" di un progetto: ovvio che riprodurre il primo hot rod di Ed Winfield (la T 1910 spogliata e poi ricostruita) ha tutto il sapore di una str...ata <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: anche a livello storico.



Che cosa fare dipende in molti casi dalle preferenze e, forse, finch? non capiremo "esattamente" che cosa ? uno hot rod, che cosa potrebbe essere oggi e chi o come potrebbe realizzarlo "per rimanere nelle regole" (dei vecchi hot rodders) ? sicuramente meglio mettersi a lavorare intorno ad un progetto, sempre che si possa e sempre che ti piaccia.



A questo punto, che sia hot rod, custom car o street machine, interessa abbastanza poco ... se ti soddisfa VERAMENTE: perch? dovresti giustificarti con qualcuno che prima ancora di lasciarti incominciare gi? ti dice: "stai sbagliando!" Che cosa?



Vogliamo dirlo? Perch? tutti dovrebbero girare in Ferrari, Porsche, Maserati o Cadillac d'epoca?



Se a mio fratello dovesse piacere la Studebacker "bullet-nose" che gli frega di costruire uno hot rod? E' una custom? embeh...?



Alcuni anni fa ho scoperto che la FIAT 525 SS ? una carrozzeria favolosa; per rompere con la tradizione ci metterei un 12 cilindri Ferrari; ? il caso che la posti (appena sar? possibile) per rallegrare un po' la vigilia delle Feste... <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:



funnycar

[Immagine: DRAGoons_CLAN.jpg] [Immagine: me-lil.jpg] [Immagine: DragOne_USACF.jpg]
http://www.funnycar.it/







"La mente umana ? come il paracadute: funziona solo se ? aperta" (Louis Pauwels e Jaques Bergier)

Stay hungry, stay foolish

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Io sono un amante della musica e di tutto quello che ? anni 50 / 60, basta vedere l'arredamento di casa mia che grosso modo ? del 55. Per cui, anche nelle macchine ho mantenuto grosso modo lo stesso orientamento, musclecar anni 60 e classiche anni 50. Ma con l'avanzare della mia et?, ? aumentata la passione verso le macchine pi? vecchie, specie quella fine anni 30. Ma l'utilizzo e l'aspetto di queste ultime non mi soddsfano appieno, per cui preferisco modificarle. Ecco gli hot rod. A me piace avere macchine brillanti, per cui i motori e tutto quello intorno sono modificati. Ma il look ? quello dell'epoca che piace a me.

Sinceramente, tutta questa filosofia sugli hot ord mi sembra un po' inutile. Un rod lo si vuole per le sensazioni che da, sia vedendolo che guidandolo. Poi uno lo fa come vuole, in stile anni 50/60/70/80 o high tech, poco importa, basta che sia quello che uno desidera. Non si pu? giustificare o spiegare, se chiedi ? perch? non capisci, e spiegare non ha senso perch? non capiresti. Questo ? quello che mi disse Tom Mc Mullen quando gli chiesi grosso modo le stesse cose.
[Immagine: firma.gif]
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Ciao Fabry,



Cerco intanto di risponderti io, che sicuramente (e non ho problemi ad ammetterlo) sono un "novellino" nel settore e proprio per questo, cerco di capire il pi? possibile non solo sull'hot rod come mezzo a motore, ma anche sul suo significato, idem cerco di scoprire quanto pi? possibile sulla cultura dell'hot rodding e quello che la circonda.



Penso che al giorno d'oggi, un hot rod si possa costruire su tre livelli di spesa differenti (parlo appunto di costruire, non di comprare)



1) la pi? costosa, ovvero rivolgersi a qualche speed shop e prendere un kit pronto da assemblare, telaio gi? pronto, supporti predisposti per il motore che vogliamo mettere, body gi? choppato in resina, soluzioni tecniche collaudate ecc. si trovano anche i telai con tutto gi? montato, dove basta mettere 4 cerchi, il motore e il body e il rod ? finito. questa secondo me ? la soluzione che ? pi? distante dal vero concetto di hot rod, sia per il modo, che per i materiali e le soluzioni tecniche. per? ? indubbio che tutto quello che serve si trova, tipo scatola di montaggio, basta avere un bel p? di soldi. questa secondo me ? la via pi? "elitaria", nel senso che non tutti se la possono permettere... (tralasciando il fatto che tanti anche potendo, non lo farrebbero mai)



2) la soluzione "storica" che probabilmente ? quella con la spesa "media" ovvero fare un hot rod proprio come si faceva in un determinato anno (inteso a livello di componentistica) quindi cercando quel preciso motore o particolare che al giorno d'oggi non si trova pi? facilmente, rischiando di pagarlo molto ecc, per? se appunto lo scopo ? quello "storico", alla fine si avr? un prodotto corretto senza componenti anacronistici per lo stile usato. del resto un p? come si fa quando si restaura un'auto.



3) la soluzione low cost. in questo caso, si cerca di ottenere il proprio rod tenenendo il budget il pi? basso possibile, ad esempio, partendo da un modello meno blasonato, quindi con quotazioni pi? basse, passando per tutta la componentistica che sar? di "recupero" e anche in questo caso, meno blasonata ma comunque sempre giusta a livello di periodo storico, per? pi? facile da trovare.. e cos? via.



ovviamente, in qualsiasi dei tre casi, c'? sempre la variante "manodopera"... ovvero: faccio tutto (o il pi? possibile) da solo, oppure lo faccio fare a qualcuno? qui ovviamente le scelte sono personali, date dalla disponibilit? economica, dalla propria abilit? manuale, dal tempo disponibile, dalla possibilit? di reperire quello che serve all'assemblaggio (in primis, attrezzatura) e cos? via. ovviamente questo incide molto sul costo finale.





Personalmente, io mi pongo sicuramente sul terzo esempio, ovvero la soluzione low cost (per quanto possibile e in relazione ad un hot rod, ovvio) unita al "faccio da solo", in pratica quello che solitamente viene definito un "garage built hot rod". quindi, un modello da cui partire che sia quotato un p? meno di una roadster o una coup?, componentistica presa un p? alla volta dove e quando la si trova, cercando si spendere poco, ma sempre mantenendo una certa coerenza.. e sopratutto, un'abbondante dose di "ingenuity, craftmanship, trial and error".



Poi, se ti devo dire perch? costruirei un hot rod nel 2007 (o gi? che ci siamo, nel 2008 o quando sar?), potrei darti molte motivazioni e quasi scriverci un libro :banana:, potrei dire ho 25 anni ma mi sento nostalgico di tempi e posti che non ho vissuto (concetto difficile da spiegare e anche da capire lo ammetto) o che non mi riconosco in quello che si fa in campo automobilistico al giorno d'oggi (tanto per dire, al giorno d'oggi la moda si chiama tuning, si personalizzano le auto, si fanno modifiche ecc, ma ? un mondo nel quale non mi riconosco e nel quale mi sento fuori posto) ecc ecc, ma la cosa pi? importante, ? che trovo l'hot rod come la massima espressione della propria personalit?, del proprio stile e della propria abilit?. insomma, un qualcosa che mi permette allo stesso tempo, di mettermi alla prova affrontando un progetto simile, imparando nuove cose (anche sbagliando ovviamente... "trial and error" ), riuscire ad avere la soddisfazione di aver costruito qualcosa, aver messo insieme componenti presi da tanti mezzi diversi.. e comunque, aver creato qualcosa di mio, secondo il mio personale gusto, che in qualche modo, mi rispecchi.



E' un concetto lungo da spiegare, che qualcuno pu? capire e qualcuno no, come non ? facile da spiegare, appunto non ? facile da capire, ma non mi aspetto e non pretendo che tutti lo capiscano. semplicemente ? il mio pensiero <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:
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