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Citazione:Sunnybob, ai posteri la sentenza!!!!!Â
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Va beh, aspettiamo i posteri ma al massimo ci diranno che è meglio il motore ai cristalli di dilitio :zsarcastic4xx:
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Lake Cruisers
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E' la prima volta che leggo qualche commento positivo sul diesel. Finora ho letto solo peste e corna di quel motore
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TUTTI i diesel a precamera hanno la spia delle candelette, putroppo sono motori che soffrono molto gli sbalzi termici e si tendeva a farli "andare in temperatura" con tempi molto lunghi. Molti avevano la testata in ghisa che seppure per certi versi scongiurava il rischio di spaccarsi (la testata) impiegava più tempo a raggiungere le temperature di esercizio.
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Personalmente ho ancora due auto con motore diesel a precamera, uno è già di tipo più moderno (Grand Cherokee 3100 del 2001, con motore VM) un'altro è uno dei classici diesel del tempo: la Volvo 780 monta il 6 cilindri diesel molto conosciuto per la sua fumosità , il mio in verità ha avuto un approfondito "tagliandone" e ho cambiato gli ugelli degli iniettori e fatto la pulizia totale dell'impianto. Non fuma quasi niente, questo per sottolineare che se ben mnautenzionato un vecchio diesel non sporca, e alla prova dell'analizzatore dei gas di scarico, incredibile a dirsi, ha meno emissioni nocive di un benzina contemporaneo. Purtroppo è più "sporco"
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Mi sa che le americane non avevano la spie delle candelette, ma devo verificare
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09-04-15, 08:42 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-15, 02:04 PM da nigel68.)
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questa faceva la fila per rifornirsi di carburante in mezzo ai tir...ovviamente quando non era sopra un carroattrezzi... in panne.
t.bird
se da dietro mi lampeggi, io penso che saluti, se mi vuoi superare una gara devi fare se riesci nell'intento, è giunto il tuo momento di manico portento.
se apro lo sportello ad una donna o....... l'auto nuova o..... la donna è nuova
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Le auto americane sono andate solo a benzina per buona parte del secolo. Negli anni 50, 60 ed ancora 70 l'industria automobilistica americana era ai vertici mondiali, sia come qualità sia come numeri di produzione, sempre e rigorosamente con motori a benzina di grossa cubatura. Negli anni ottanta le tre grandi hanno incominciato la penosa rincorsa dei costruttori esteri su campi che non le erano congeniali. Tra questi il motore a gasolio (ma non solo). Risultato? Crisi profonda nel decennio successivo. Si sono letteralmente suicidati. Invece di fare come l'harley davidson che ha migliorato il proprio prodotto rendendolo semplicemente affidabile, si sono lanciati in improbabili copie di vetture estere. Che delle auto americane conservavano solo le complicazioni inutili e la componentistica inaffidabile. E hanno perso miseramente, lasciando sul campo fior di marchi storici (olds, plymouth, pontiac, mercury) perchè solo uno stolto compera la copia invece dell'originale :ciglia:
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Quindi un'auto americana a gasolio può essere interessante da vedere, per 5 minuti :zsarcastic4xx: , ma di certo non rappresenta l'essenza del motorismo made in the USA. Anzi è la sua nemesi e ci ricorda solo di quanto siano stati stupidi i dirigenti a Detroit e, soprattutto, i politici a Washington.
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Comunque anche l'auto a gasolio rappresenta un periodo, e a mio avviso bisogna vederla in questo modo. Non demonizzando per forza.
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14-07-15, 01:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-15, 02:11 PM da mbar.)
Dedicato a Sunnybob. Test da Car & Driver aprile 1984.
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Comprato personalmente da me all'edicola che esisteva in piazza della Scala a Milano che era l'unica dove arrivavano riveste straniere specializzate. Ci andavo fin dai primi anni '80 e con la mancetta compravo i vari Motor Trend, Car & Driver, Road & Track, Hor Rod, etc.
Quello che mi colpi è che mentre Quattroruote aveva giá tutte le foto a colori, queste riviste americane erano praticamente tutte ancora in bianco e nero (oltre ad avere poche pagine). Peró rispetto agli articoli noiosi di Quattroruotre -  le prove su strada con la loro suddivisione in "interno", "esterno", "strumentazione", bagagliaio", "cambio", "motore", "consumo", "ripresa", "accelerazione" e cosà via erano veramente fredde ed illeggibili - i reportage di queste riviste erano molto più gradevoli, come un normale articolo di giornale, spesso spiritosi, e che alla fine della lettura davano un'idea piú coerente e chiara di quello che era l'automobile provata. Quattroruote con questa minidivisione in settori non dava una visione generale, e le prove su strada non si distinguevano l'uno dall'altra.
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Sullo stesso numero provavano anche la Maserati Biturbo (un bel modello color rosso), la Renault Alliance che segnò la fine dell'AMC (R.I.P.), le nuove luxury cars della GM, che segnarono definitivamente la fine delle auto americane di grandi dimensioni (R.I.P.), e l'oggi famoso test della GTO vs GTO (Ferrari vs Pontiac), riedizione di un test ancora più famoso degli anni 60.
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Il quadro strumenti però (design del volante compreso) era assolutamente analogo alle contemporanee Chrysler-Simca europee (1307-8 e Horizon)...
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14-07-15, 02:28 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-15, 02:40 PM da mbar.)
Si, a me non piace molto il quadro strumenti, soprattutto il volante, molto brutto. Ma il design della vettura è molto bello e simpatico; ed ha ancora l'hood ornament, le whitewall, griglia cromata, wire wheel covers, e sopratutto il wood paneling. Tutte cose che anni dopo sparirono.
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Grazie! Molto interessante. L'hood ormanent è rimasto anche sulla seconda serie (la mia) anche se non era sempre presente. Sul mio cofano ad esempio non c'è e al suo posto hanno messo il pentastar come su quelli europei . Anche il resto della favolosa paccottiglia made in USA è sopravissuta con la seconda serie (griglia cromata, woodgrain, WW, Wire wheel covers). Le wheel covers meritano un discorso a parte. Adessi sono carissime soprattutto nella misura da 15"... Che era optional per tutti i modelli ma standard per gli AWD come il mio.
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30-11-15, 07:19 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-12-15, 09:52 AM da mbar.)
Eccovi un bellissimo articolo sulle auto più vendute in USA dal 1949 al 2009, pubblicato su Motor Trend. Lâho trovato molto interessante e vorrei condividerlo con voi del forum. Da notare come dal 1949 al 1990 la pole position sul mercato era divisa tra Chevrolet, Ford, Oldsmobile, tutte marche americane con vari modelli. A partire dal 1991, il leader di mercato è la Toyota Camry, quasi initterrotta, salvo il 2001, quando la corona passa alla Honda Accord. Japan rulez.
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A parte i soliti discorsi sul fatto che le leaders erano stilisticamente particolari fino alla fine degli anni 70, poi si sono appiattite dal punto di vista del design (fino a perdere qualsiasi importanza: concordiamo tutti sul fatto che nessuno collezionerà mai o guarderà mai una Accord nè una Camry â o una Escort), sono veramente interessanti i grafici.
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Testing the best sellers: impressiona come la curva dei tempi sul quarto di miglio sia essenzialmente piatta. in 60 anni non vi sono stati grandi miglioramenti! Questo mi ha sorpreso, cosà come mi ha sorpreso la curva del rapportopeso/potenza.
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Hot rod variants: qui testano le versioni più potenti disponibili sul mercato del modello piú venduto. Idem come sopra, o meglio tra il 1961 ed oggi si va veloci uguale...
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Engine displacement and horsepower: come mi aspettavo, unâincremento delle cilindrate fino ai valori esagerati degli anni 70 e poi una rapida discesa. Nulla di particolare qui.
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Curb weight/vehicle size: che strano. Ovviamente il peso cresce e cresce fino agli anni '70, poi descresce, ma à lâevoluzione della densità che mi coglie di sorpresa, o forse no...
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Best sellers pricing: a prezzi costanti, gli americani pagano di più per macchine più brutte (ma più accessoriate ed economiche)
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Sale&marker share: molto frammentato negli ultimi 20anni. il leader di mercato non domina più come una volta.
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Bene, spero sia stato interesante per tutti.
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grazie di aver condiviso molto interessante ! che triste pero' ! :frown2:
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Molto interessante! Sul grafico del prezzo avrei visto bene anche lo stipendio medio attualizzato, anche se credo segua la stessa tendenza del prezzo attualizzato.
Abbastanza strano invece come con il passare degli anni i tempi sul quarto di miglio (accelerazione su tutte le marce) siano saliti ad eccezione della camry.
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:ok:Â :ok: Â sempre molto interessanti queste cose che ci proponi..grazie
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Però se ci pensate bene, al cliente medio interessa fare un sorpasso velocemente guidando comunque un auto comoda. Quindi una volta arrivate le prestazioni, che bisogno c'è di migliorarle?
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Citazione:Però se ci pensate bene, al cliente medio interessa fare un sorpasso velocemente guidando comunque un auto comoda. Quindi una volta arrivate le prestazioni, che bisogno c'è di migliorarle?
gia' piu che altro la tendenza è ,mantenere le prestazioni diminuendo i consumi !Penso che sia una scelta non incapacita' !
Beh comunque sia, io ho visto in US tanti modelli di auto attuali che manco ce li sognamo qui... jap o US proprio non importate in Italy. Parlo di suv e monovolume/crossover.
Magari avrebbero anche mercato al posto di certi aborti Fiat.
A proposito, gli specialisti offroad US già si domandano del perchè esista la Renegade....Â
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In effetti questo del nuovo Renegade è un dubbio che ci poniamo in tanti :zsarcastic4xx: . Certo, a ben guardare alcune cose buone (e degne del marchio Jeep) le ha, ad esempio ci sono due versioni su 5 che hanno le marce ridotte. Ma il resto...E poi: perchè affiancare un nome così glorioso ad un aborto simile. Misteri di Maglionne!
Per non parlare della frenata di emergenza col retrotreno alzato...
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