Storia, curiosit?, tecniche del motore a scoppio.

[ciampone]

Belli questi progetti, belli nel senso di vedere come l'ingegno umano si è "sfogato" nelle varie elucubrazioni !  Una riflessione però: tutti i progetti a più alberi, non hanno di partenza l'handicap  che necessitano di differenziali o ingranaggi per arrivare ad avere un unico punto di forza? Non è quindi uno spreco di energia che alla fine riduce il rapporto potenza/efficienza e si riduce ad un mero esercizio tecnico?...o no?

Ti rispondo in base alla mia esperienza tecnica personale.....

Molte volte, su richiesta dei clienti o per necessità particolari del prodotto da realizzare, si fa il contrario di quello che normalmente sarebbe bene fare.

Anche il rendimento non è detto che sia sempre la massima priorità, anzi.

Oggi forse, a causa del caro-petrolio, dei costi dei carburanti, ecc. siamo tutti portati a pensare che il progettista debba mirare sempre e comunque al massimo sfruttamento del combustibile. Ma non è detto che sia sempre stato così, anche adesso.

Se devo fare un propulsore per un carro armato, questo deve avere un'affidabilità a prova di bomba (per rimanere in tema....  :zsarcastic4xx:  :zsarcastic4xx:  :zsarcastic4xx: ), non me ne frega se consuma un po' di più che non usando nuove tecnologie (tutte da verificare come durata) che possono portare a un risparmio del 1%.

 

Proprio a proposito dei carri armati ricordo una decina di anni fa' venne studiato di fare i pistoni (e i cilindri) a sezione quadrata, non circolare.

Ovviamente la sezione era quadrata ma con raggi alle estremità, non c'erano spigoli a 90°!

I propulsori erano ovviamente più costosi da realizzare e avevano un rendimento leggermente più basso.

Ma avevano il vantaggio di una maggiore cilindrata (e quindi una maggiore potenza) a parità di ingombro e peso.